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Cartoline da Cristina

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Vivo all’estero…e non faccio male a nessuno, lo giuro!

30 Gennaio 2014 di Cristina 5 commenti

L’altro giorno stavo leggendo il dibattito scaturito su italiani all’estero VS italiani in Italia su Il Fatto Quotidiano. E un po’ mi e’ scappato da ridere. E ovviamente, cosi come tutti gli italiani all’estero, mi ritrovo a scrivere sul mio blog sulla mia vita all’estero di come si vive all’estero, e a commentare l’articolo di uno che ha scritto sugli italiani all’estero.

Diciamoci la verita’: se non lo facessi, che razza di italiana all’estero sarei? Un’italiana all’estero di serie B. Una di quelle che non prende parte nei dibattiti che ogni due giorni saltano fuori come funghi su chi vive meglio: gli italiani all’estero o gli italiani in Italia? Viene prima l’uovo o la gallina? Ma ci sono ancora le mezze stagioni?

In ogni caso, tralasciando i commenti da “smart ass” (utilizzo parole straniere in conversazioni italiane: ding! +1 punto) andiamo dritti al dunque: vivo a New York da ormai sette anni (dichiarare il proprio status da esuli manco si fosse ad una riunione AA: ding! ding! ding! +3 punti) e seguo ovviamente con passione quello che sta succedendo in Italia (curiosita’ morbosa per la madrepatria. Ding! Ding! +2 punti.) A volte pero’ mi chiedo (atteggiamento satir-critico disilluso. Ding! Ding! Ding! +3 punti) ma a voi italiani che hanno deciso di rimanere in Italia (dissociazione dai compatrioti rimasti a casa, con tono evidentemente denigratorio e di superiorita’. Ding! Ding! Ding! Ding! +4 punti) o a voi italiani all’estero (…aspetta…dissociazione dal gruppo a cui chiaramente si appartiene con stesso fare denigratorio e di superiorita. Mi sta confondendo…) che ve frega di come gli uni o gli altri passino realmente il proprio tempo? (Waaa…completamente perso…ma sei sicura di vivere all’estero??)

Seguo parecchi blog di italiani all’estero e di italiani in Italia, principalmente perche…umm…mi piace leggere. Specialmente leggere di esperienze altrui, e soprattutto se in citta’ che mi attraggono (italiane e non.)

E devo dire che quando leggo articoli come quello di Matteo o come quello di Andrea un po’ mi impettisco perche mi chiedo: ma gia’ siamo un popolo diviso da mille e cinquecento altre cose. Ma ci vogliamo davvero mettere a fare le guerre fratricide su chi vive meglio nascondendoci tra i boschi alpini? No, basta saperlo che cosi mi armo fino ai denti la prossima volta che torno a casa. Per le feste. Ovvio.

A volte mi sembra quasi che gli italiani in Italia miticizzino l’estero e quindi continuino a ripetere “voglio andare all’estero!” come quando io da bambina insistevo sul “voglio essere Cenerentola!” o, al contrario, lo vedano come nella favola della volpe e l’uva e quindi vedano gli italiani all’estero come dei testimoni di un falso dio (l’estero per l’appunto) e ci accolgono con croci, Bibbie, paletti di legno e corone d’aglio — che non si sa mai.

Ebbene cari amici in Italia, vi svelo un segreto: non e’ tutto oro quello che luccica (avete mai sentito parlare di “Cultural Shock?!” Be, vi assicuro che non e’ divertente) e ai vostri amici italiani all’estero frega meno di una cippa lippa che voi vi trasferiate all’estero con loro. Il nostro scopo nella vita non e’ svuotare l’Italia suonando un piffero magico. E se qualcuno vi dicesse “Ah, come vorrei ti trasferissi a Londra” e’ perche gli/le mancate.

Al contrario, gli italiani all’estero guardano agli italiani in Italia come dei pigrotti figli di mamma’ e pure un po’ bamboccioni, o li guardano con segreta invidia e gelosia perche possono mangiare salame nostrano e Nutella (quella vera, non quella fatta nel New Jersey) a ogni ora del giorno.

Ebbene cari amici all’estero, svelo anche a voi un segreto: e’ scientificamente provato che esistano degli italiani in Italia che vogliono stare in Italia perche semplicemente stanno bene cosi e hanno tutto quello che desiderano. E nel caso nutriate una segreta gelosia per chi in Italia e’ rimasto…nessuno vi incatena all’estero.

Insomma, in poche parole, che la vita ci abbia portato all’estero o ci abbia fatto rimanere in Italia, una cosa di certo ci accumuna tutti quanti nel nostro essere profondamente italiani: non siamo mai contenti!

Ora scusate, vado a mettermi sotto le coperte che qui fa freddo. Magari con un te’ caldo e dei biscottini schifidi, che domani devo avere le energie per strofinare bene quella macchia nel quarto bagno che oggi ho mancato. Dai, almeno il tram e’ gratis.

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Interazioni del lettore

Commenti

  1. luana

    9 Aprile 2014 alle 01:35

    tu come hai superato lo shock culturale? hai mai pensato di mollare?

  2. iNewYork.it

    13 Aprile 2014 alle 16:10

    Ciao Luana, si molte volte…ma sempre superato il problema di vivere in una citta’ dversa dalla mia grazie ad uno sguardo allo skyline…

  3. Andrea

    23 Giugno 2014 alle 19:30

    Ciao,

    Colgo questa occasione per dirvi che vi seguo da molto ed ho trovato molto utile il vostro blog ogni volta che ho visitato NY!! Da voi ho colto spunti per visitare angoli di Ny, o più semplicemente bar locali ristoranti!!

    Purtroppo quest’anno non potrò tornare nella grande mela, mi sono trasferito all’estero pure io, a Ginevra. Mi ha molto colpito quello che hai scritto, che la sola vista della skyline di manhattan ti basta per sedare la nostalgia di casa!! Hai ragione, semplicemente spettacolare ma a tutt’oggi mi domando…..Dove sta la magia di quelle viste? Ancora ci penso e non mi rispondo.

    Un abbraccio

    Andrea

  4. Nicola

    5 Novembre 2017 alle 19:30

    Ciao , girovagando in rete ho trovato il tuo blog. Intelligente e positivo .
    Mi chiedo se tu possa inviarmi qualche consiglio visto che sto prendendo in considerazione un semestre nelle grande mela con bimba e compagna.
    Io dovrò studiare
    La mia cucciola giocare e immergersi nella vita newyorkese
    La mia compagna in Italia fa TV , giornalista e autrice , va anche in video e parla a differenza mia ben 4 lingue oltre l italiano

    Scuola mia
    Play school per cucciola
    Possibilità e/ consigli per la mia compagna

    Zona semi centrale (visti i primi costi per vivere con family
    Tuoi suggerimenti ?
    So di chiederti non poco ma se avrai voglia di darmi qualche dritta sarà mia premura ringraziarti e agire i tuoi preziosi consigli
    L idea è quella di trasferirci per metà gennaio fino all estate e mi sembra di comprendere tu abbia una certa esperienza in NY

    Intanto grazie . Sperando tu possa trovare tempo per rispondermi
    Nicola

  5. iNewYork.it

    23 Febbraio 2018 alle 04:51

    Ciao Nicola, scusa per il ritardo! Ti servono ancora i consigli? O vi siete trasferiti gia da meta’ gennaio?

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Cristina: una 9to5-er. Una professionista nel mondo del marketing e comunicazione. Una viaggiatrice linguista. Una sognatrice accanita che crede ancora nelle favole. Eternamente impaziente. In breve: un’italiana a New York che cerca in continuazione di vedere il lato magico nella vita di tutti i giorni.

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