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Vien con mi sul Gowanus in gondoeta

11 Luglio 2012 di Cristina Lascia un commento

Ho sentito parlare per la prima volta del Gowanus Canal nel romanzo “La Città Invincibile“, dove il limpido corso d’acqua era il luogo di un delitto efferato; oggi è ormai uno scorcio noto, che vedo spesso mentre attraverso Brooklyn, durante il ditour in bici verso Coney Island. Vi ho già detto che ho studiato a Venezia e per questo motivo sono abituato ai canali inquinati, ma il Gowanus supera decisamente ogni fantasia.

Nel 2010 è entrato a far parte dei Superfund, la lista federale dei luoghi abbandonati e disastrati, che ricevono grandi somme governative per essere risanati. Nel frattempo si è formata un’organizzazione, la Riverkeeper, che controlla e protegge l’acqua della baia e dei canali tributari. Sprezzanti del pericolo, questi temerari navigano in lungo e in largo su queste torbide acque, per capire meglio da che parte cominciare a ripulire e per rendere gli abitanti della zona consapevoli di quanto lavoro ci sia da fare e di quanto essi possano contribuire, evitando di considerare il canale una fogna.

A detta di questi esperti, il fondale è uno strato gommoso di maionese nera, profondo tre metri e composto da ogni genere di inquinante conosciuto e sconosciuto. Secondo i calcoli, ci vorranno almeno dieci anni perché il Gowanus possa tornare a respirare: noi non vediamo l’ora, ma nel frattempo preferiamo osservarlo a debita distanza.

Scrivete a tommaso-at-ditourviaggi.com se volete contattare l’autore di questo articolo.

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Cristina: una 9to5-er. Una professionista nel mondo del marketing e comunicazione. Una viaggiatrice linguista. Una sognatrice accanita che crede ancora nelle favole. Eternamente impaziente. In breve: un’italiana a New York che cerca in continuazione di vedere il lato magico nella vita di tutti i giorni.

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