Qualche anno fa, durante la visita al Museo dei Trasporti di Londra, avevo letto quanto fosse stato facile scavare le gallerie della Tube nel morbido limo del Tamigi; la rapidità con cui era stato rimosso il fango era poi paragonata alla lentezza degli scavi per la metropolitana di New York. A Central Park avrete notato enormi blocchi di pietra nera che affiorano dal terreno: beh, tutto il sottosuolo della zona è formato da questo durissimo scisto, che rende le trivellazioni lunghissime, ma nel contempo garantisce la massima solidità alle fondamenta dei grattacieli.
Tornando alla metropolitana, da qualche anno procedono i lavori per estendere la linea 7 fino al West Side, che ha sempre sofferto di una scarsa connessione con il resto dell’isola e con le zone residenziali del Queens e di Brooklyn. Questo sarà il nuovo schema della Subway:
Il fotografo Jake Dobkin è riuscito a scattare alcune fotografie dei lavori in corso e le ha pubblicate sul suo blog. L’effetto è davvero impressionante: una voragine profonda dieci piani si affaccia su tunnel lunghissimi e per il momento vuoti, che ricordano “2001 Odissea nello Spazio”. Mentre in superficie i pendolari si lamentano dei ritardi e delle interruzioni del servizio, sotto i loro piedi enormi macchinari e centinaia di operai lavorano per traforare il “bedrock” (substrato roccioso) di Manhattan, in modo che gli stessi pendolari possano gironzolarci stressati e stanchi tra qualche anno.
Il costo dell’opera si aggira per ora intorno ai 2,5 miliardi di dollari e la conclusione è prevista per il 2014. Looking forward…
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