Come ogni anno, e come da tradizione, sabato pomeriggio ho fatto un giro tra le vetrine natalizie — un vero e proprio must per chi passa il Natale a New York.
Come ogni anno, sono partita con tutte le buone intenzioni e una mappa mentale in testa, secondo la quale sarei dovuta partire dalle vetrine di Macy’s fino alle vetrine di Bloomingdale’s, passando per quelle di, nell’ordine: Lord&Taylor, Saks, Tiffany, Bergdorf Goodman e Barneys.
In verita, e come ogni anno, il mio tracciato e’ stato il seguente: Macy’s. Tappa da Starbucks per un caffe’ bollente perche stavo congelando. Lord&Taylor, tappa improvvisata al negozio della Lindt con tanto di grido alla Braveheart “Lindor gratissss!!!” e inversione di marcia per tutto il gruppo, perche davano, appunto, i Lindor gratis all’entrata. Saks. Foto (da lontano perche “io in quel marasma di gente potrei avere un attacco di panico”) dell’albero di Rockefeller. Seconda tappa da Starbucks perche il caffe’ di prima era finito e mi si stavano congelando le mani. Tiffany (“Ooohhhh come luccicanoooo, guarda che bello questo e quello e questo e quell’altro e que…” “Ho freddo. Andiamo via. Subito.”) Bergdorf Goodman, di striscio. Metropolitana. Casa.
“Ma scusa, Barneys e Bloomingdale’s?”
“Chi?? Cip e Ciop?”
Insomma, e’ il pensiero che conta. E comunque le ho fatte quasi tutte. E, nel caso in cui vogliate risparmiarvi la fatica e il freddo e il gelo (anche se vi perdereste i Lindor gratis), eccovi un Bignami sulle vetrine di Natale a New York:
– Macy’s. Meravigliose,: come ogni anno, hanno declinato il tema del “Believe,” credici, attraverso la rappresentazione di Babbo Natale che vola a dare i regali sugli altri pianeti. Veramente ben fatta, con dei dettagli stupendi e tanto di interattivita’ per grandi e piccini!
– Lord&Taylor. Di solito queste sono quelle piu’, come dire, noiose. Nel senso che sono comunque bellissime (quest anno hanno dei topini da biblioteca che preparano i regali di Natale in un setting dapprima casalingo, che va mano a mano ad essere sempre piu’ incantato) ma rispetto alle altre vetrine, cosi tanto scintillanti, perdono un poco la loro attrattiva.
– Saks. Oh, le vetrine di Saks. A parte che da li si vede l’albero di Rockefeller se vi girate, e quindi merita una visita solo per quello, le vetrine di Saks sono le migliori ogni anno. Quest anno erano dedicate al mondo delle favole, ma ambientate a New York questa volta — e quindi ora vedete Biancaneve che compra street food da un venditore ambulante, Cappuccetto Rosso che va a trovare la nonna in una stanza del The Plaza, la Bella Addormentata che si fa un pisolino a Central Park. Semplicemente da togliere il fiato.
– Tiffany. Le vetrine di Tiffany possono essere un po’ deludenti perche tutti si aspettano un qualcosa di meravigliosamente scintillante e grandioso, e invece ci si ritrova a guardare all’interno di una finestrella un metro per un metro dove si possono notare pero tutti i dettagli di una New York ricoperta di neve e gioelli. La vetrina piu’ chiacchierata dell’anno: una scena di una amorevole famiglia con due papa’ e un bambino. Sicuramente al passo coi tempi Sicuramente grande operazione di marketing: Tiffany e’ per tutte le famiglie, non solo quelle tradizionalmente pensate con uomo-donna-anello da quindicimila dollari incastonato di diamanti.
– Bergdorf Goodman. Queste sono di solito le piu’ classiche. Dedicate alle belle arti, le vetrine di quest anno sono monotematiche, ora rappresentando la musica, ora la scultura, ora il teatro, ora la danza, ora la letteratura. Scintillanti e favolose, voglio tutti i vestiti che i manichini indossano in tutte le vetrine.
Come dicevo prima, Barneys e Bloomindale’s non le ho ancora viste di persona, nonostante abbia letto grandi cose su entrambe. Be, dato che devo ancora comprare tutti i regali di Natale (tempismo perfetto!) so dove recarmi stasera!
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