Da piccola i miei genitori mi prendevano sempre per il culo a riguardo delle mozzarelle. Principalmente perche un giorno mi hanno portato fino a Battipaglia per farmi mangiare la mozzarella di bufala, quella che ha un cuore morbido e che si scioglie, quella con la gocciolina di latte che scende dalla parte appena mozzata, da quanto e’ fresca, e io in tutta risposta dopo il primo boccone ho fatto una faccia un po’ meh e ho detto: “Si, vabe, ma io preferisco la Santa Lucia.” Mio padre ancora se la ricorda quella frase. Si vede che l’ho traumatizzato talmente tanto che la cosa gli e’ rimasta impressa nella memoria. Un po come quella volta che ho chiesto in un ristorante nella Maremma una fiorentina “ben cotta per favore” che li sia lui che il cameriere secondo me sono morti un po’ dentro. (E ccchevvidevodire, ero giovane e inesperta, e spero che il mio capo non legga mai questo post perche potrei rischiare il licenziamento.)
Sta di fatto che da quel giorno in casa mia non ci sono mai piu’ state le mozzarelle Santa Lucia. Boom. Sparite nel nulla. Come se non fossero mai esistite. L’istinto genitoriale italiano ha preso il sopravvento e si vede che mamma e papa’ hanno confabulato tra di loro e pensato che ci voleva un eradicamento drastico della mozzarella Santa Lucia per riportarmi sulla retta via. Un po’ quelle cose che all’inizio non capisci ma dieci anni dopo, quando ti ritrovi ad essere al loro posto ti verrebbe da chiamarli ogni giorno dicendo grazie, “grazie per non avermi abbandonato in autostrada nel ritorno a casa da Battipaglia. Davvero, non so come avete fatto a non farlo, so che la tentazione e’ stata forte, ma volevo dire che lo apprezzo e vi avrei capito, sul serio.”
Comunque, ora sono diventata grande, e mi sono depurata dalle mozzarelle Santa Lucia. Ora la mozzarella di bufala la apprezzo appieno. Con grande orgoglio dei miei genitori.
Tutto questo per dirvi che quando Obica’ Mozzarella Bar ha aperto vicino a dove lavoro sono stata contentissima e ho dovuto subito andare a provare la loro mozzarella campana fresca. E qui vi do tre buoni motivi per andarci e due per cui in effetti, forse, sarebbe meglio di no.
I perche’ si:
1. Innanzitutto diciamo che Obica’ in dialetto napoletano significa: “Eccolo qua!” come ad indicare la freschezza della mozzarella appena fatta. Lo stile e la filosofia di Obica’ seguono molto i principi dello Slow Food, nonche della ricercatezza degli ingredienti, dato che vengono usati solo produttori fidati, che seguono altissimi standard di produzione e risorse. Quindi la prima ragione per andarci e’ l’italianita’ radicata che trasuda da ogni particolare di questo ristorante, a partire dal nome.
2. Da Obica’ Mozzarella Bar troverete una delle migliori mozzarelle di New York, ma soprattutto una delle migliori burrate. Morbida, soffice, quasi dolce, la burrata si accompagna a una focaccina calda al rosmarino che, con un’aggiunta di un bel bicchiere di vino rosso, ha quel potere di cambiarvi la giornata. Sono stata al ristorante quattro o cinque volte ormai, e devo dire che, dopo aver provato vari piatti, sono sempre ancora molto colpita dalla Burrata, che vi consiglio quindi di prendere e compartire con gli altri commensali, magari con un piatto di Prosciutto di Parma DOP accanto.
3. Sono una fan sfegatata del tiramisu, che e’ cosi difficile da trovare in citta’! Intendiamoci: il tiramisu e’ su tutti i dessert menu di New York, ma trovarne uno delicato, soffice, quasi impalpabile, dall’irresistibile scioglievolezza, senza la patina di grasso oleoso che vi circonda la lingua dopo un cucchiaio, e senza l’esagerazione di caffe’ o rum, e’ abbastanza difficile. E devo dire che Obica’ ci ha azzeccato in pieno. Il loro tiramisu e’ davvero divino.
I perche meh:
1. Le mozzarelle sono importate direttamente dall’Italia, due volte al giorno. Freschezza incredibile, certo, ma sostenibilita’ mica troppa, soprattutto in un paese dove il trend dell'”esco un attimo vado in giardino a prendere il basilico” sta diventando un mantra di vita. Insomma, noi italiani che capiamo i vari DOP e letterine varie ci andiamo anche volentieri, ma gli americani magari preferirebbero andare da Beecher’s dietro l’angolo dove il formaggio glielo fanno davanti agli occhi. Risultati diversissimi, ci mancherebbe, pero…pero porca miseria ad ogni boccone assaporavo il carbon footprint che se ne andava proprio.
2. A parte le divine mozzarelle, il resto del menu non e’ specialissimo. La pizza e’ buona, ma non eccezionale, e le paste non sono di quel tipo da farti dimenticare come ti chiami. Cosa che in effetti mi aspetterei da un ristorante autentico italiano.
Insomma, il “take home message e'”: fatevi un giro, prendete tutte le mozzarelle che offrono (delicata, affumicata, burrata e burrata al tartufo) e dividetevele. Casa sembrera’ cosi molto vicina, e le vostre papille gustative vi ringrazieranno!
(E intanto i miei genitori si staranno sorridendo compiaciuti e orgogliosi.)
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