Oggi Fabio ci racconta la sua storia, mentre le aspettative per la prima esibizione newyorkese di La Bottega si fanno sempre piu’ alte — e con esse l’eccitazione di attori, regista, produttrice e sponsor!!!
Ciao a tutti, eccomi qua, che posso dire? Mi chiamo Fabio Bisceglie, per gli amici Bisce, sono un attore che ha scoperto, non subito, che questa sarebbe stata la sua strada, perchè prima di intraprendere gli studi universitari di cinema al Dams di Torino e gli studi di recitazione, avevo scelto di fare l’avvocato. Mi ero già iscritto alla facoltà di giurisprudenza, tuttavia la passione e la vocazione dell’attore mi han ossessionato ogni giorno in quel periodo in cui facevo tutt’altro che recitare e… allora mi sono trovato costretto a dover cambiare per necessità interiori forti.
Alché ho mollato tutto e mi sono messo a rincorrere questo sogno che per troppo tempo avevo tenuto nascosto. La carriera artistica è un viaggio pieno d’insicurezze e di rischi da intraprendere. Ma alla fine che cos’è una vita senza rischi? Senza la felicità di svegliarsi e dire io faccio quello che mi rende vivo, io rischio per essere felice. Non mi andava di starmene al sicuro, non un lavoro sicuro ecc ecc.. preferivo andare incontro a ciò che il mio spirito mi diceva per quanto poteva essere alto il prezzo da pagare nel caso non si riuscisse. Alla fine l’unica cosa che so per certo è che di vita ce n’è una (e forse non sarà neanche così) però per il momento non posso che dare tutto me stesso a questa.
Così decisi d’intraprendere gli studi attoriali, e dopo ciò, quel salto in più è stata la decisione di venire a New York. Mi son detto più volte: “Andiamo dove tutto può accadere… Fabio ma non sai l’inglese; Fabio ma forse non hai abbastanza disponibilità finanziaria” e poi mi sono anche risposto “ Non mi interessa: ANDIAMO”. Ora mi trovo qui e dopo solo cinque mesi in questa meravigliosa città, questo centro del mondo, dove mille culture, mille colori, mille lingue differenti si mescolano, scambiano, si incontranoe condividono emozioni disagi amori, e direi che tutto questo e meraviglioso, è eccitante. Ogni giorno apri gli occhi al mattino e ti domandi che succederà oggi. Cosa farò? Tutto si muove intorno a te ad una velocità senza eguali e ti ritrovi ad inseguire sogni passioni con tutta l’energia e la determinazione che hai dentro. Ogni tanto subentra la stanchezza ma non si molla mai, in questa città le batterie si ricaricano in continuazione…e in mezzo a tutti questi scambi di energie di positività ci siamo incontrati ad un incrocio della nostra vita. Noi quattro ragazziprovenienti dalla stessa nazione e cultura, e tutti portavamo nelle nostre mani un piccolo sogno, tutti provenienti da studi ed esperienze diverse ma con un sogno in comune, ossia di portare qui e mostrare i colori , i sapori il profumo della nostra amata ITALIA che sempre rimane nel mio cuore come una cara mamma dolce e accogliente.
Volevamo far conoscere la nostra Italia attraverso l’arte, la cosa che ci unisce. Decidemmo così di creare una compagnia teatrale che rappresentasse il nostro paese nel mondo e così nacque LA BOTTEGA. Oltre a portare avanti questa company ovviamente continuo a fare altre cose sempre nel mondo della recitazione: la vita dell’attore impegnato audizioni non finisce mai, progetti personali con produzioni cinematografiche, qualche pubblicità qua e là, sperimentazione per far assaggiare agli americani attraverso dei laboratori organizzati da me la pasta fresca – che mi ha insegnato a far nonna Michelina – e così via… Non nego però che oltre a tutte queste meravigliose cose, fare l’attore qui a New York implica avere una mansione forse si dovrà svolgere fin quando tutto forse si metterà a posto ovvero che ci si potrà mantenere solo con il ricavato della propria arte… insomma come ben si sa, soprattutto qui a New York, circa il 90% degli attori, cari lettori, fa il cameriere in un bel ristorante. Io personalmente lo faccio in uno italiano a Brooklyn (anzi semmai passaste di qui fate un salto: Acqua Santa). Inseguire i sogni richiede compromessi e sudore, richiede fare cose che, alle volte, non c’entrano nulla con ciò che si aspira a fare ma- per ora, non importa, bisogna stringere i denti a far vedere chi siamo, senza timore e sfiducia, anzi direi con FIDUCIA INCROLLABILE… Grazie e alla prossima. Spero di vedervi allo spettacolo il 15 o 16 luglio.
Ciao Fabio, non ti aspettavi scrivessi qui eh;) Come ti ho drtto quando sei partito porti dei colori ed una tradizione importanti sulle tue spalle e devi farlo con la stessa forza e la stessa intensità di chi ti ha preceduto e ha reso grande e fiorente la nostra cultura nel mondo. Noi siamo un pò come la fenice. Non viviamo mai momenti di pace e forse per questo non sappiamo cosa sia la sconfitta perchè la storia insegna che un italiano, seppure bistrattato e deriso, non muore mai!
Ricordo i tempi passati… Belli…. Ne abbiamo tratto grande insegnamento. All’epoca si viaggiava a fari spenti senza progetti. Poi si è aperto uno scorcio sull’orizzonte. In quel momento in fondo siamo diventati ometti:) tu a recitare e produrre nella Grande Mela ed io ad affrontare la bellezza e la tortura della mia prima campagna elettorale… Davvero un po’ manchi, nonostante tutti gli impegni quotidiani. Magari un giorno ci ritroveremo e guardando indietro scopriremo che le strade non si sono separate. La loro era solo una deviazione dovuta a motivi paesaggistici:) Stay foolish, stay hungry! Always bro’!!:) Good Luck
Facciamo una reunion?? 😉 bravo fabio, manu finalmente hai imparato a scrivere!