Non fraintendetemi. Amo gli Stati Uniti. Dopo sette anni nel paese delle meraviglie mi risulta difficile non amarli. E’ un amore un po’ come quello fraterno. Quello del “mi stai sui maroni da morire, ma ti voglio tanto bene, abbracciamoci.”
E infatti mi ci e’ voluto in po’ di autoconvincimento nel decidere che no, una volta fuori l’Italia dai Mondiali (che ho finito le mollette per stendere i veli pietosi sulla nostra performace calcistica di quest anno) io NON avrei tifato il team USA. Gli Yanks. Gli americani.
E un po’ mi e’ dispiaciuto tra me e me prendere questa decisione. Perche alla fine gli Stati Uniti sono il mio Paese d’adozione, quello che mi sopporta ogni giorno, quello che mi accoglie al mattino e mi culla la sera, quello che mi da da mangiare, da bere, da dormire, da divertirmi. Quello che mi sta dando tante opportunita’ e tanti amici.
Pero. C’e’ un pero.
Se gli Stati Uniti avessero vinto la Coppa del Mondo avrei dovuto trasferirmi. Tipo, il giorno dopo. Il giorno stesso.
Vedete, alla prima dicitura nella lista “Things I HEART” di qualsiasi americano ci puo’ essere una e una cosa sola: AMMERICA. La seconda cosa piu’ importante dopo l’America per l’America e’: VINCERE. Ad ogni costo. Con qualsiasi metodo. Costi quel che costi.
Quindi se gli Americani avessero vinto i Mondiali, questa vincita mi si sarebbe riproposta come la peperonata che mangi sbadatamente alle undici di sera. Fastidiosa. Giorno dopo giorno. Per anni. Almeno per i prossimi quattro anni. Non ce l’avrei mai fatta. “Eh, siamo i migliori in tutto.” “Eh, saremo anche i novellini del calcio ma guarda che vincita.” “Eh, lo sapevamo fin da subito che avremmo vinto.” “Eh, siamo i migliori del mondo in tutti gli sport: il basket, il calcio, il baseball.” “Oltre alla World Cup vinciamo sempre anche il SuperBowl.” Peccato che nel torneo del Superbowl ci siano solo squadre americane. (Ti piace vincere facile? Bon ci Bon ci Bon Bon Bon.)
Insomma, non avrei retto. Quindi ieri, mentre guardavo USA-Belgio, ero l’unica nel bar che tifava Belgio – tant’e’ che il barman ad un certo punto mi ha chiesto se al posto della Peroni volevo una Stella, dato che era belga…
In fondo in fondo un po’ mi dispiace, e non ho ancora deciso per che squadra tifare per il resto della competizione, ora che i miei due Paesi (natio e d’adozione) sono fuori. In ogni caso, l’unica cosa certa e’ che per continuare a seguire i Mondiali dovro’ probabilmente uscire dagli Stati Uniti. Ho come l’impressione che la parola World Cup verra’ ostracizzata per i prossimi quattro anni. Quando ci ritenteranno. E data la cocciutaggine tipica degli Yankees, non mi stupirei se Team USA vincesse i Mondiali 2018! Il che vuol dire che, per me, e’ meglio iniziare sin da ora a pianificare un trasferimento.
Ti capisco, ero a NY in quei giorni e provavo la stessa sensazione!