Non è la prima volta che vi parliamo di Staten Island come del polmone verde di New York. Un po’ atipico rispetto agli altri borough, conserva ancora molte zone boschive, che sono l’habitat ideale per numerosi animali di piccola e media taglia. Ma da qui a pensare che ospiti delle specie ancora sconosciute, ce ne vuole; eppure questa è la storia della Rana Leopardo.
Nel 2009 Jeremy Feinberg, un dottorando in ecologia ed evoluzione alla Rutgers University, stava passeggiando bel bello nella selvaggia Staten Island, quando sentì uno strano rumore, che da esperto trovò simile al gracidare della Rana Leopardo Meridionale, tipica delle zone paludose della costa atlantica. Ma, osservando bene l’anfibio, si rese conto subito di avere davanti qualcosa di mai studiato prima. Dopo tre anni di ricerca in compagnia di altri tre scienziati, Feinberg è stato in grado di affermare con certezza che quell’animaletto appartiene a una specie a sè, differente dalla Rana Leopardo Meridionale.
Sto sentendo i vostri commenti: e quindi? A meno che non siate degli erpetologi, capisco che la notizia non vi sconvolga più di tanto. Pensate però per un momento alla potenza e alla varietà della natura: non soltanto nel 2012 è ancora possibile scoprire nuove specie, ma per farlo non è necessario imbarcarsi per il Borneo o l’Amazzonia, è sufficiente prendere il traghetto da Downtown Manhattan e attraversare una delle baie più trafficate del mondo.
Come autore principale dello studio, Feinberg avrà il diritto di scegliere il nome scientifico e quello comune della nuova rana. Per ora non si è ancora pronunciato, ma pare che voglia chiamarla “Rana Leopardo di New York” e noi approviamo.
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