Una delle poche cose che mi ero ripromesso di non fare a New York era l’entrare in contatto con le acque dei fiumi Hudson e East River. Guardando i due corsi d’acqua da Manhattan, ero sempre rimasto disgustato dal colore marroncino della superficie e i tanti rifiuti galleggianti. Sono sicuro di non essere il solo. Ieri peró, ho ricevuto in regalo un’ora di lezione di Sup e durante la sessione sono inavvertitamente caduto nell’Hudson all’altezza della 26esima strada.
Sup è una nuova moda americana di sport acquatico, che consiste nello stare in piedi su una tavola di ampie dimensioni, spostandosi utilizzando un remo apposito. Avete presente una gondola con gondoliere? Ecco, è uguale, solo che la gondola nel Sup è piatta e assomiglia ad una tavola da surf. Sia al mare negli States che qua a New York ho visto decine e decine di persone provare Sup, e non ho mai visto nessuno cadere in acqua. Da qui la mia assunzione che la tavolo da Sup fosse molto ampia e quindi stabile. Assunzione sbagliata!
La tavola è si grande ma non abbastanza da assicurare stabilità in ogni condizione. Soprattutto nel trafficatissimo Hudson River. Mentre piano piano assumevo sicurezza ed ero concentrato sul rimanere in piedi sulla tavola, non mi sono accorto di una serie di onde mostruose (alte almeno 40 centimetri..) create da un traghetto di passaggio. La perdita di equilibrio è stata imminente, e al grido di “No, nelle acque dell’Hudson no!!!!” sono finito rovinosamente nell’acqua a testa in giù. Sono nonostante tutto sopravvissuto al tuffo e, 13 ore dopo l’incidente, non ho ancora segni evidenti di irritazioni e/o fluorescenza radiottiva. L’esperienza è stata tanto inaspettata quanto gradevole devo dire. La temperatura dell’acqua era perfetta e, osservando la superficie ad occhi chiusi, l’Hudson non era nemmeno cosí marrone ieri. Mi sono anche tolto una curiosità, mi ero sempre chiesto se l’acqua dell’Hudson all’altezza di Manhattan fosse salata o meno e mentre gridavo durante la caduta l’ho scoperto…
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