Ieri sono entrata in un negozio di elettronici per comprare un ventilatore, e, come sempre, il mio sguardo e’ stato attirato dai grandi e brillanti televisori che trasmettevano tutti lo stesso programma sullo stesso canale.
Ora, se c’e’ una cosa che mi ha sempre affascinato sia dell’Italia che degli Stati Uniti e il tipo di palinsesto televisivo durante l’estate.
Da bambina mi ricordo che proprio prima di andare al mare, i geni della televisione italiana mandavano sempre in onda (e scommetto lo facciamo ancora tuttoggi) la serie di Lo Squalo, compreso di Lo Squalo 1, 2, 3, Lo Squalo alla riscossa, Squalo impazzito, Pericolo Squalo e chi piu ne ha piu ne metta. Ma se tra pochi giorni parto e vado in vacanza al mare, casa degli squali, perche mai mi dovete pressare con dell’inutile terrorismo psicologico che appena entro in acqua e sfioro un’alga anche dove si tocca mi metto a urlare a squarciagola “Squalo!” che tutta la spiaggia mi va in panico?
I misteri della vita.
Pensavo il cinismo fosse tutto italiano, ma con mia grande sorpresa ho scoperto che anche i palinsestari americani la pensano allo stesso modo. La scorsa infatti era Shark Week, una settimana (una settimana?!?) tutta dedicata a programmi sugli squali. Quello che stavano trasmettendo ieri mentre ero nel negozio era “Shark Fights” ovvero le lotte uomo contro squalo, dove di solito lo squalo vince o se non vince si porta comunque via un souvenir, tipo un braccio o una gamba.
Ma io dico, caro Discovery Channel, va bene essere informati e metterci all’erta della presenza dei predatori del mare, ma parlare invece del resto della flora e della fauna marina e di quanto sono belli i fiorellini alle Hawaii no?
Da una parte capisco la necessita’ di educare i villeggianti o chi e’ in procinto di andare in vacanza in maniera tale che stiano piu’ attenti nelle loro escursioni marine. Ma dall’altra non mi capacito di come i signori della televisione non riescano a capire che questa educazione sfiori nel terrore e il timore di mette anche solo la punta dei piedi in acqua.
Perche non mettere “Shark Week” in programmazione, non so, ad Aprile? Dove le vacanze sono abbastanza vicine che mi interessa guardare una settimana di documentari sugli squali, ma abbastanza lontane da far regredire nel mio background mentale il trauma psicologico di vedere una Shark Fight?
Ok, ok. In effetti siamo quasi a meta’ Agosto e anche voi potreste riprendermi per aver scritto un post sugli squali proprio mentre la maggior parte di voi mi sta probabilmente leggendo da sotto l’ombrellone…
Avete ragione. Ummm. Immagino l’unica cosa da dire ora sia…ummm…state attenti agli squali?
Lascia un commento