Il vulcano islandese non cenna a smettere, continuando a creare disagi in Europa. Giornali e telegiornali non fanno altro che parlare dello scenario apocalittico che si creerebbe se il disastro naturale continuasse, lasciando Europa e America senza nessun tipo di connessione aerea.
Nel frattempo, anche oltreoceano i disagi continuano, con aereoporti come quello di JFK straripante di viaggiatori bloccati negli States, con tanta voglia di tornare a casa, che apprendono con non molta gioia il forzato prolungamento della loro vacanza.
Proprio ieri abbiamo incontrato una giovanissima coppia di Venezia che, dopo aver passato due giorni in aereoporto ha deciso di ritornare in citta’ – e proprio questo incontro fortuito ci ha spinto a scrivere questo post, per cercare seppur in maniera molto blanda di aiutare tutti coloro che sono bloccati lontani da casa, appesi alla vaga speranza che “magari oggi e’ il giorno buono”.
Doveste essere tra coloro che sono fermi a JFK (o molto piu’ probabilmente, se state leggendo questo post, avete amici o parenti bloccati in una situazione poco conveniente), come prima cosa vi consigliamo di parlare con le vostre compagnie aeree per un rebooking. Senza questa parolina magica infatti, rischiate di rimanere in aereoporto per giorni e giorni, con gli agenti di volo che vi fanno ritornare al banco check-in periodicamente, per scoprire ancora una volta che “No, gli aereoporti in Italia sono chiusi, quindi non potete essere imbarcati nemmeno oggi”. Con il rebooking, sebbene la situazione non sia comunque delle migliori, potete prenotare I vostri posti su un volo presumibilmente nelle prossime due settimane. Lo sappiamo – due settimane extra a New York, quando ne avevate preventivata una non e’ cosa facile da digerire…ma e’ sempre meglio che stare in aereoporto sperando che il disastro naturale si fermi.
Ora, una volta che avrete in mano il nuovo biglietto, tornate in citta’e cercate un alloggio. OK, anche questa non e’ una tra le cose piu’ semplici da fare, soprattutto se siete “on budget”. Ecco alcune idée su come e dove cercare:
– Gli ostelli in questa occasione sono preziosi. Alcuni ostelli sono puliti e molto economici, e soprattutto, se siete in gruppo (persone con cui siete partiti o che avete trovato in aereoporto), sono molto convenient. Ecco alcuni link:
Directory di ostelli in New York: http://www.hostelnewyork.com/
Chelsea Hostel: http://chelseacenterhostel.com/
Ostello della gioventu in Chelsea: http://chelseahostel.com/ (in cui siamo stati in precedenza: pulito, piccolo e in una zona centrale)
Central Park Hostel: http://www.centralparkhostel.com/
– Recatevi in zona Washington Square ed entrate nei building NYU – ci sono sempre delle bacheche con studenti che affittano le loro case per pochi soldi. Tentate anche questa soluzione.
– Fate networking: andate nei ristoranti italiani, come Luzzo, Malatesta, Motorino, Bread, Milux Cafe e spiegate la situazione. Magari non conoscono nessuno che affitta una casa…ma magari si. E gli italiani sono i migliori nell’aiutare altri italiani in difficolta’.
– Chiamate o recatevi al consolato italiano, soprattutto se avete problemi di scadenza visto e dovete lasciare il paese. Sicuramente sapranno aiutarvi.
Per ora ci fermiamo qui – dovessimo avere altre idée o consigli, non esiteremo ad aggiornare il post. Per il resto, in bocca al lupo e tenete duro!
potreste sempre pensare di tornare a nuoto.
altrimenti attendere le prossime (molto vicine) elezioni politiche italiane e sperarare in uno sconto statale sulle ferrovie italiane: e’ risaputo che la TAV invisa ai Valdostani ha deciso di passare sotto l’atlantico, tanto i pesci sono muti!!