Mi chiedo spesso: è possibile che Manhattan sia servita soltanto da due stazioni ferroviarie? E inoltre, è ammissibile che una delle due faccia così schifo? Non parlo dell’elegante Grand Central Terminal, ma del complesso Penn Station-Madison Square Garden, di cui si può dire tutto, tranne che sia gradevole alla vista. Durante la mia prima visita a New York ero rimasto deluso per quanto fosse insulso e sgraziato ed entrando nella stazione ho ancora oggi l’impressione di trovarmi in uno spazio incompleto, sistemato soltanto a metà per gestire il fiume di pendolari.
A quanto pare non sono l’unico a pensarla così; sfogliando il New York Times ho trovato un articolo che parla proprio della Penn Station, quella originale degli anni ’10, e di come sia stata completamente devastata per far posto a un’ accozzaglia di edifici. In perfetto stile europeo, la vera Pennsylvania Station era un’imponente costruzione ispirata alla Porta di Brandeburgo, con interni ariosi e banchine coperte da volte di vetro in stile Stazione Centrale di Milano.
A quanto pare i tempi sono maturi perché Midtown West ritorni ad avere un’autentica stazione, degna dell’importanza della città. Partendo dal progetto Moynihan del 2003, la MTA e le altre autorità che transitano per la Penn stanno studiando una soluzione per risolvere definitivamente il problema. La proposta del New York Times è ancora più ambiziosa e potrebbe cambiare il volto di tutta la zona; in breve l’idea è quella di spostare il Madison Square Garden alla fine della High Line, ricavando così uno spazio sufficiente per ridisegnare completamente la Penn Station. Io voto decisamente sì e spero di poter vedere ben presto la nuova Pennsylvania, anche se credo che l’idea non andrà in porto prima di cinque o sei anni.
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