Ricky’s mi ricorda uno di quei negozietti in cui andavo da bambino con mia mamma, quelli che in Italia stanno scomparendo, fagocitati dai centri commerciali. Se ci siete stati, sapete cosa intendo: da Ricky’s c’è tutto il necessario per il bagno e annessi, dalla spugna al mascara, dalla schiuma da barba alla crema mani, fino ai tagliaunghie professionali.
E’ una catena diffusa in tutta Manhattan, ma la maggior parte dei punti vendita si trova tra Chelsea e SoHo, dove l’attenzione per la limatura delle unghie è una questione non confinata al gentil sesso. Il punto forte di Ricky’s è che mantiene i prezzi a un livello paragonabile a quello dell’emporio della mia infanzia e molto lontano da quello di alcuni drug store famosi, per non parlare dei grandi magazzini tipo Bloomingdales. Ho qualche sospetto che i prodotti siano fabbricati in paesi del Terzo Mondo da bambini malnutriti, ma a volte la mia forza di volontà non è abbastanza salda da resistere a sconti così sfacciati.
Un giorno però, girovagando per uno dei negozi, mi sono accorto di un corridoio stretto, nascosto tra le maschere viso e gli spazzolini. Incuriosito ho dato un’occhiata…e ho scoperto un lato insospettabile: una stanzetta colma fino al soffitto di giochi erotici, arnesi oblunghi, video non proprio per bambini e gel che suppongo non servissero per i capelli.
Ho come il sospetto che la signora che mi vendeva il dentifricio quando ero piccolo non avrebbe approvato. Certo, voi penserete che avrei potuto dedurlo dalla vetrina, ma nella mia candida innocenza avevo scambiato la signorina con il rossetto per la solita pubblicità basata su allusioni sessuali. Altro che allusioni, nella Fantasy Room di Ricky’s tutto è fin troppo chiaro: provare per credere.
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