• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • Chi Sono
  • I SARTORIALI
  • SHOP
  • English
  • Nav Social Menu

    • Email
    • Instagram

Cartoline da Cristina

Viaggi Alternativi | Itinerari Consapevoli | Inglese del Viaggiatore

  • New York
    • Vita a New York
    • Curiosita’
  • Viaggi
  • Lavoro
  • I SARTORIALI
  • IMPARA L’INGLESE

Quella volta che ho deciso di fare le cupcakes e venderle per strada

22 Settembre 2015 di Cristina 1 commento

Back to School Bake SaleSe siete tra quelli che mi conoscono di persona, state ridendo della grossa perché in effetti io e cupcake nella stessa frase — e precisiamo: frase in cui il verbo tra “io” e “cupcake” non e’ mangiare — fa proprio ridere. O meglio: avrebbe fatto ridere anni fa. Quando ancora non vivevo a New York e il mio passatempo preferito era, appunto, mangiare. Quando ancora non lavoravo per uno dei brand di cibo più famosi al mondo. Quando ancora non c’era Pinterest — maledetto Pinterest.

Oggigiorno, chi mi conosce sa invece che cucinare e’ diventato il mio passatempo preferito. Che poi il risultato sia buono poco importa. L’importante, ovviamente, e’ che sia bello e fotografabile. Maledetto Pinterest due volte.

Il problema e’ che quando cucino (e si tratta per la prevalenza di dolci,) poi non so mai a chi farle mangiare ‘ste meravigliose creazioni!

Ed e’ qui che entra in gioco New York! A New York infatti, fare dei dolci e venderli per strada e’ assolutamente normale. E ha anche un nome. Si chiama fare un “bake sale.” Praticamente uno sforna torte a volonta’, prende il suo bel tavolino, lo mette fuori sul marciapiede, inizia a vendere quello che ha cucinato, e di solito il ricavato va poi a un’associazione a scelta, o come fondo scuola per i bambini, o semplicemente come fondo per migliorare il vicinato.

Bake SaleIl Bake Sale che ho organizzato, con l’aiuto di alcuni piccoli sous chef che vivono nelle vicinanze, era a tema “Back to School” — ovvero ritorno a scuola. Ed e’ stato un successone. Ma soprattutto ne vado fierissima perché, oltre ad aver venduto tutto, tantissimi passanti si congratulavano per come il tavolo era fantasticamente imbandito. E dato che era il mio primo esperimento con i Bake Sale (a cui ne seguiranno molti altri!) condivido con voi i miei pensieri su questa esperienza — soprattutto nel caso in cui vogliate fare anche voi un “Bake Sale” stile americano alla vostra prossima festa!

  1. Innanzitutto aiuta vivere su una strada trafficata da pedoni. E aiuta anche vivere al piano terra, direttamente sulla strada. (E tra parentesi aiuta anche molto vivere in una zona dove c’e’ gente che c’ha i soldi, perché alla fine diciamocelo, il Bake Sale e’ un po’ una cosa da privilegiati.) Comunque.Cupcakes New York
  2. Ho scoperto che il Back to School Bake Sale e’ anche abbastanza famoso negli Stati Uniti, e la gente appena vede un bambino di fianco a un piccolo stand non può’ fare a meno di riempirlo di soldi per lo sforzo. I miei piccoli aiutanti sono diventati ricchissimi quel giorno. Tanta gente semplicemente dava loro dai $5 ai $20 (si, VENTI!) dollari giusto perché “che carini che siete che andate a scuola, comprati il gelato, tanti auguri, in bocca al lupo” e, alla fine della fiera, evviva il capitalismo e mandiamoli a lavorare presto ‘sti sfacchinati.
  3. In totale abbiamo venduto 24 cupcakes e circa 30 biscotti, per un totale di $90. Alla faccia. Certo, ne abbiamo spesi $60 di ingredienti, ma alla fine $30 di profitto non sono male. E soprattutto aiuta un sacco di bambini a capire le regole primarie di business: compri gli ingredienti, crei il prodotto, lo vendi con mark up, prendi il ricavato, ci togli il costo degli ingredienti e hai il profitto, che, come qualsiasi business man che si rispetti, va reinvestito nel prossimo bake sale (o anche nella nuova 3DS. Vabe. Priorità.)Back to School Cupcake
  4. Fare un Bake Sale vi aiuta anche a conoscere i vostri vicini, e questo e’ particolarmente bello nel caso in cui viviate in una grande città’, e non parliate con i vostri vicini. Mettiamola così: oggi ho letto un articolo che parlava di una donna venuta a mancare, stesa morta sul pavimento di casa sua, ritrovata dopo due anni perché l’odore lancinante che proveniva dall’appartamento ha fatto si che i vicini entrassero di forza in casa (dopo averla sigillata con lo scotch per frenare l’odore…) Insomma, se venissi a mancare io (tie’!) sicuramente ai miei vicini mancherebbero i Bake Sales. Bake Sale New York
  5. In ultimo, e maledetto Pinterest tre volte, il divertimento di fare un Bake Sale consiste soprattutto nel ricercare le ricette per ore e ore su Pinterest prima di mettersi ai fornelli. Non so voi, ma io sono una totale “food gawker” come dicono da queste parti, ovvero una persona che trae piacere del guardare per ore foto di cibo. Che vi posso dire…mi rilassa! Per non parlare poi del fatto che sia tutto a tema e io, come la maggior parte degli americani, ADORO le cose a tema (come già ben sapete. Sono un caso senza speranze.)


    Cupcake New York

Altri Articoli:

  • La coda del GuggenheimLa coda del Guggenheim
  • Non Leccate i Muri! Alla Domino's Factory di New YorkNon Leccate i Muri! Alla Domino's Factory di New York
  • Niente Panico a New YorkNiente Panico a New York
  • Cosa Fare Quando Fa Freddo a New York: Il MoMACosa Fare Quando Fa Freddo a New York: Il MoMA

Archiviato in:Da Vedere e da fare Contrassegnato con: bake sales; cupcakes; new york, vicini di casa

Post precedente: « Hop On Hop Off Bus: la mia esperienza con Big Bus Tour
Post successivo: Guida ad Halloween 2015 a New York »

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Sara Massarotto

    28 Settembre 2015 alle 18:53

    No vabbe'… Io ADORO! <3

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Barra laterale primaria

Benvenuti

Cristina: una 9to5-er. Una professionista nel mondo del marketing e comunicazione. Una viaggiatrice linguista. Una sognatrice accanita che crede ancora nelle favole. Eternamente impaziente. In breve: un’italiana a New York che cerca in continuazione di vedere il lato magico nella vita di tutti i giorni.

Scopri di più

Seguimi

  • Email
  • Instagram

CERCA NEL SITO

ALTRI ARTICOLI

  • Prossime tappe del sabbatico: l’Italia e le sue isole
  • Cartoline d’Avvento – Seconda Edizione
  • Il Perche’ del Nostro Anno Sabbatico
  • Dormire a New York: Meglio un Hotel o un Appartamento?
  • Come si Celebra l’Anno Lunare Nuovo a New York
  • Quattro Cose da Fare e da Vedere a Times Square
  • Le 3 cose da fare a New York quando fa freddo

Footer

Cartoline da Cristina su Instagram

Copyright © 2023 · CartolinedaCristina · Webdesign by LittleBig Studio