Stamattina, come tutte le mattine, ero sulla metro durante il mio commute e stavo leggendo Metro NY. Ora, se siete stati attenti ai post precendenti mi inserirete immediatamente nella categoria degli “uomini e le donne di mondo – FINTI” dato che, si sa, chi legge Metro NY o AM NY sulla metro lo fa solo perche interessato all’oroscopo. (E infatti e’ cosi.)
Comunque.
Ero sulla metro quando un articolo del giornale mi ha colpito particolarmente. L’articolo parlava di un artista di strada che ha deciso di installare dei cartelli stradali negli incroci e luoghi della metropoli piu’ conosciuti perche’ nominati nel testo di canzoni rap.
Ora. L’idea mi pare geniale. Non che mi piaccia particolarmente il rap, ma suvvia…alzi la mano chi non e’ mai stato “Up to Lexington, 125” come dicevano i Velvet Underground in “Waiting for my man”. Qualunque sia il genere musicale, molto spesso ci facciamo trasportare dalle emozioni e rincorriamo le parole e i luoghi che hanno ispirato i nostri artisti preferiti.
E quindi avere una sorta di cartello celebratorio con una frase che ha reso famoso l’incrocio o la strada e’ un grande servizio per l’umanita’ a mio parere.
E non finisce qui! Facendo un po di ricerca sul cosiddetto artista, Jay Shells, vengo a scroprire di altri suoi progetti che sono a dir poco fantastici e super creativi, come la “Unofficial Subway Etiquette” che vi invita a non tagliarvi le unghie in metro (ugh, disgusting!) a non palpeggiare il vicino (sexual harassment!) o a mantenere il volume della propria musica nelle cuffie ad un livello accettabile (e che sei, sordo?)
Sempre lui ha anche deciso autonomamente di creare dei graffiti che andassero a coprire le vetrine di negozi ormai in disuso e lasciati all’abbandono perche…non si potevano proprio vedere ed erano un aborto da guardare per l’intera societa’!
Applausi dunque a Jay Shells per la totale dedizione alla comunita’. Anche se la domanda “Ma perche?” sorge spontanea. Cosa c’e’ sotto a tanto amore per la propria citta’? Voglia di fama e gloria (be, la lista dei giornali che hanno parlato di lui e’ lunghissima!) Ricerca di un trampolino di lancio? O forse siamo noi italiani quelli sbagliati?
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