L’altro giorno sono andata da Tiffany per ritirare un braccialetto che avevo preso come regalo (eh si, cari miei, vi conviene essere amici della sottoscritta! Ovviamente scherzo, io ero solo la messaggera, il regalo l’aveva pagato qualcun altro. Solita delusione insomma.)
Comunque, ero da Tiffany, e, come tutte le volte che vado da Tiffany sono andata al secondo piano. “Second floor, diamonds, engagement rings, wedding bands, welcome to the second floor” come direbbe l’omino dell’ascensore. Ci vado sempre piu’ che altro perche questo e’ l’unico piano di Tiffany che mi fa sentire ancora come se fossi in un tempio del gioiello. E’ l’unico piano che ti fa sentire come in un film. Si, perche, diciamocelo. Il terzo piano “Silver Collection and Return to Tiffany Classics” e’ come le invasioni barbariche. Manco a stare al mercatino delle pulci della piazzetta di paese a litigare per un ribasso di due dollari con il venditore. Il terzo piano di Tiffany e’ un po’ diventato l’anti-Tiffany, dove turisti, per la maggior parte italiani, francesi e spagnoli, si scannano per attirare l’attenzione delle visibilmente irritate commesse dalla cravattina e il fazzolettino blu Tiffany.
Insomma, niente gioia dell’acquisto, personalizzazione del customer service, scatolina blu con fiocco bianco accuratamente legato davanti a voi. No. Niente di tutto questo al terzo piano, e neppure al primo piano, dove i sopramenzionati turisti prendono d’assalto il negozio per arrivare per primi al terzo piano.
Eppure. Eppure entrare al secondo piano vi fa ritornare al mondo da favola che vi eravate immaginati. Il piano e’ solitamente bazzicato da personaggi di sesso maschile che, accompagnati da amici o padri, sono seduti compostamente ad un tavolino con davanti un bicchiere di champagne, a discorrere della piu’ o meno brillantezza del diamante in questione. E a me questa cosa fa una tenerezza immensa, perche penso all’ignara soon-to-be-wife che in questo esatto momento pensa che il suo amato sia a giocare a calcetto con gli amici.
In ogni caso, per non divagare troppo: e’ proprio in questo pezzetto di paradiso che l’amico di un amico, in visita dall’Europa con la propria ragazza, ha deciso di inginocchiarsi e chiedere la mano della sua amata. “Conveniente,” ho detto io appena l’avventura mi e’ stata riferita: cosi almeno lei ha potuto scegliersi l’anello a suo piacimento! “Un po’ triste,” ho anche aggiunto, dato che in effetti poteva essere un pochino piu’ creativo e romantico.
Se non fosse, pero, per il meraviglioso seguito della storia: una delle commesse, vedendo la scena, e’ rimasta molto colpita dal gesto e ha deciso di usare le sue carte Jolly sui nuovi fidanzatini. Ora, a quanto pare, ogni commesso di Tiffany ha una carta Jolly che puo’ usare all’anno per una “Breakfast at Tiffany” presso il loro ristorante privato al quinto piano. Di solito la carta viene spesa sui migliori clienti (quelli che come minimo spendono milioni di dollari nello store,) quindi il fatto che la commessa abbia deciso di spendere la sua carta Jolly per festeggiare l’amore e non il dio dollaro mi ha fatto sorridere dentro. Allora c’e’ ancora speranza per la razza umana. Siamo ancora passabili.
E quindi niente, hai capito l’amico dell’amico e fidanzata che si son fatti la colazione da Tiffany, con tanto di vista su Central Park, scones e marmellata, l’alzatina e tutte quelle robe belle da vita da Pinterest.
Che aggiungere, amici uomini, se volete la possibilita’ di avere una colazione da Tiffany, sapete cosa fare!
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