Dall’eta’ di circa 9 anni, gioco regolarmente a ping pong. Prima in oratorio, con incredibili sfide “a giro”, poi nelle palestre del liceo di provincia, in seguito durante l’universita’ a casa di amici e in fine per gli ultimi cinque anni in vari locali di Manhattan.
A prescindere dal gioco in se che adoro, cio’ che mi ha sempre attirato del ping pong e’ quella sua aurea di gioco semi sfigato, senza troppe pretese. Da molti considerato la versione del tennis per pigri.
Tuttavia da un po’ di tempo tutto questo e’ cambiato a New York. Il ping pong e’ diventato un gioco serio, da praticare essenzialmente la sera, in locali sexy e con gente bella ed interessante intorno a te o come opponente.
E sebbene fossi stato piacevolmente stupito all’inizio, ora rimpiango i bei momenti di quando la serata ping pong era molto piu’ low key.
L’apice si e’ raggiunto ieri sera.
Io e la mia compagna di epiche battaglie a suon di racchettate, abbiamo dovuto girare tre locali, vagare per Manhattan come trottole in taxi, e aspettare un’ora e mezza per trovare un tavolo libero!!!!!
Ieri sera sembrava che tutti i New Yorkers volessero giocare a ping pong!
E temo la situazione non cambiera’ a breve, il ping pong e’ il nuovo fenomeno di massa Newyorkese.
Locali con tavoli da ping pong a Manhattan ci sono da decenni, e fino a due anni fa, il ping pong era un movimento underground per veri aficionados. Un po’ come gli scacchi. Tuttavia l’apertura di Spin, di cui Susan Sarandon e’ co proprietaria, ha cambiato tutto.
Ora il ping pong e’ diventato uno sport sexy, da praticare dopo lavoro, durante un appuntamento galante, tra amici o amanti. E tutto questo invece di rendere piu’ interessanti persone come me che giocano a ping pong da ventanni, le/ci rende ancora piu’ sfigati. Perche’ se i nuovi giocatori sono ben vestiti, ridono tra un colpo e l’altro e minimizzano i movimenti per non rovinare l’acconciatura da $250, gente come me dopo 10 minuti di gioco, inizia a grondare sudore, perche’ il ping pong e’ fatica ragazzi, si veste in modo comodo per potersi muovere agilmente e sostituisce le risate con un continuo torpiloquio degno di Benigni.
Pero’ riflettendo un lato positivo di giocare a ping pong a New York c’e’. Nonostante le nefandezze piu’ improponibili che si sputano all’avversario o contro se stessi, tutti ti guardano sorridendo, pensando a quanto musicale l’italiano sia…
Adoro i vostri articoli 🙂
Grazie mille!!