Allora iniziamo dicendo che lavoro nel marketing.
“Ma mica era un articolo sulle Pies?”
Avete ragione. Adesso ci arrivo anche alle pies, cari i miei 25 lettori. Ma la frase d’esordio c’entra, perché per me lavorare nel marketing vuol dire che in automatico divento particolarmente sensibile a tutto quello che qualsiasi esercizio commerciale pubblicizza e al modo in cui lo fa. Non solo, ma se fatto bene, nonostante capisca che sia una semplice tecnica di marketing, ci cado a pie’ pari e improvvisamente devo comprare qualsiasi cosa che mi sia stata pubblicizzata.
Si lo so, patetico. Veramente patetico pensare di essere succubi della propria stessa professione. Ma tant’e’.
Comunque. Parlavamo di Pies. Fatta la premessa, capite che nel momento in cui Petee’s Pie, una pasticceria di Manhattan che ha recentemente aperto anche a Brooklyn, mi manda una mail (e non voglio nemmeno saperlo come abbiano fatto a trovare la mia email, anche se due idee ce le avrei) per dire che hanno una torta nuova per la primavera/estate 2018 e che e’ fatta cosi

secondo voi io cosa faccio? Come volevasi dimostrare, dopo aver ricevuto una newsletter con questa meraviglia, mi sono catapultata nel loro nuovo negozio di Brooklyn perché non potevo certo non assaggiare cotanta bellezza. E da questa gita piena di zuccheri, nasce sia il titolo di questo post, che la mia più totale dedizione a Petee’s Pie, che e’ diventata la mia pasticceria preferita in fatto di torte americane e il posto in cui andrò sempre a prendere la torta nel momento in cui sarò ospite a cena a casa di qualcuno. Quindi tutto sommato direi che il loro marketing manager ci ha visto lungo nella strategia delle newsletter.

Comunque, quello che volevo dire in questo post e’: nel caso in cui stiate cercando un posto per andare a fare merenda e assaggiare la torta americana più buona di New York, vi consiglio Petee’s perché:
1.Va da se’. Le torte sono buonissime. Ce ne sono tante tra cui scegliere, un mix tra torte tradizionali come la famosa Apple Pie o le altre buonissime crostate di stagione, e quelle invece un pochino meno conosciute e più originali, come ad esempio la torta di cioccolato e scaglie dorate.

2. Oltre ad essere buonissime, sono anche bellissime da vedersi. E questo punto in particolare so essere di grande rilevanza per tutti i Millennials o finti tali la’ fuori: la pasticceria nuova, quella di Brooklyn, e’ tutta rosa e dorata, con piante esotiche nei più svariati angoli, e tavolini di marmo nero. Il paradiso degli Instagrammers praticamente. Fate voi che sono riuscita a fare delle foto decenti pure io.

3. L’altra ragione e’ anche che: supportiamoli un po’ questi local businesses, specialmente se parliamo di business al femminile. Petee’s sta infatti per Petra Paredez, l’imprenditrice e la pasticciera che ha creato questo piccolo impero di due negozietti (uno nel Lower East Side e uno a Clinton Hill a Brooklyn.) Nata che gia’ teneva in mano un cucchiaio di legno, con mamma e papa’ impegnati in una pasticceria in Virginia, Petee’s e’ un po’ la Nonna Papera moderna che tutti vorrebbero avere come migliore amica. Di fatto, usa ingredienti naturali e stagionali, e crea veramente delle torte magiche.
4. Ho menzionato la stagionalita’: stiamo entrando nel periodo delle “pies” per eccellenza. L’autunno. In cui l’abbondanza di mele, zucche e similari si trasforma immediatamente in torta. Beh. Petee’s ha in serbo per noi, come ogni anno, un paio di pies che, per i nostalgici come me, fanno venire le lacrime agli occhi. Oltre alla Persimmon Cloud Pie (torta di cachi) c’e’ anche la Nesselrode Pie (torta di castagne) che sono entrambe delle Pies invernali della tradizione newyorkese degli anni ’20, riportate in vita da questa meraviglia di donna. Devo dirvi la verita’: non le ho ancora provate. Ma l’idea che il Great Gatsby mangiasse queste Pies a Natale fa prendere alle torte tutta un’altra dimensione.

5. In ultimo. Andateci per supportare la mia personale crociata e dimostrarvi che a New York non si mangiano solo schifezze. Certo, stiamo parlando di zucchero e burro, ma, provare per credere, queste torte non hanno nulla da invidiare alle torte di vostra nonna. Attendo commenti!
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