Qualche sera fa siamo andati al cinema a vedere “The Avengers”, la nuova pellicola sulle gesta dei supereroi della Marvel. Mi piacciono i fumetti, ma non sono un patito (genere Uomo Fumetto dei Simpson) e non conoscevo quasi per niente la storia dei personaggi. Ma poi ho scoperto che, più che le mirabolanti avventure dei supereroi, mi interessava la storia del loro inventore, Jack Kirby.
Nato Jacob Kurtzberg nel Lower East Side di New York, cominciò ben presto a sviluppare la passione per il disegno. Con l’amico Joe Simon inventò Capitan America, uno dei fumetti più famosi di tutti i tempi. Il successo fu strepitoso e, nonostante l’incessante richiesta di nuove storie, Kirby preferì non accettare altri collaboratori, producendo anche 15 pagine alla settimana.
Poi scoppiò la Seconda Guerra Mondiale: Jack si fece cambiare il troppo teutonico cognome e partì alla volta della Normandia. Ma appena i suoi ufficiali si accorsero della sua bravura nel disegno, lo impiegarono per creare delle mappe del territorio. Quasi congelato dall’inverno europeo, Kirby fece ritorno a casa a Brighton Beach.
Un tentativo di ricreare la società con Simon fallì, ma soltanto per dare luce a una nuova fase della carriera di Kirby. Approdato alla Atlas/Marvel, cominciò a lavorare con il suo collaboratore più importante, Stan Lee. Nel 1958 i due iniziarono a produrre decine di strisce di ogni genere, soffermandosi in particolare su quelle di mostri enormi. Finché la Atlas/Marvel non decise di buttarsi nel mercato dei supereroi, che in quel momento stava risorgendo. Ma, invece di copiare modelli già visti, Jack e Stan lavorarono insieme per creare una striscia rivoluzionaria: I Fantastici Quattro. La miscela di naturalismo e dinamiche familiari, unita alla capacità di Jack di velocizzare le azioni, sconvolse l’industria del fumetto. Come nel caso di Goscinny e Uderzo, i creatori di Asterix, non è facile capire chi abbia inventato cosa; si trattò piuttosto di una perfetta unione di menti, anime e matite.
continua…
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