• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • Chi Sono
  • I SARTORIALI
  • SHOP
  • English
  • Nav Social Menu

    • Email
    • Instagram

Cartoline da Cristina

Viaggi Alternativi | Itinerari Consapevoli | Inglese del Viaggiatore

  • New York
    • Vita a New York
    • Curiosita’
  • Viaggi
  • Lavoro
  • I SARTORIALI
  • IMPARA L’INGLESE

Odissea Moderna: il nostro primo Ulisse racconta la sua New York

13 Settembre 2010 di Cristina 4 commenti

E’ con grande piacere che vi presentiamo il racconto del nostro primo Indiana Jones Urbano — che ringraziamo di cuore per aver condiviso con noi il racconto delle sue emozioni newyorkesi!

Volete entrare anche voi a far parte della nostra Odissea newyorkese? Vi sentite dei moderni Ulisse con le scarpe da ginnastica? Mandateci i vostri racconti a info@inewyork.it! Non vediamo l’ora di pubblicarli!


Quando ho letto l’articolo sul sito ho creduto aveste parlato di me: è incredibilmente vero, sotto alcuni aspetti, anche io cercavo qualcosa in New York. Di cose ne cercavo tante, e tutte si sono fatte sentire in ordine di tempo.

La prima è New York stessa. Fin da piccolo ammiravo ogni volta le immagini e i video di quella città così grande, e ogni volta mi ripetevo: prima di morire io DEVO andarci. Ogni volta che prendevo l’aereo o il treno, con gli amici facevamo il gioco di dire dove si voleva dirottare il mezzo, verso una meta più bella, più lontana… quindi se da Torino si prendeva il treno per Genova dicevamo “prendiamo quello per Milano? no quello per Venezia?…” e da che mi ricordo è sempre stato così, fino al giorno della partenza per New York. Arrivati all’aereoporto di Francoforte, c’era tutto il tabellone con decine e decine di località, e li ho avuto una folgorazione, nessuna di quelle era all’altezza della scritta sul mio biglietto… ed è stato in quel momento che ho realizzato sul serio che nel giro di 8-9 ore sarei stato nella città che più volevo vedere al mondo!… quindi non dico la scena allo sbarco al Newark…. un deficente che in coda per i controlli non riusciva più a smettere di piangere guardando in lontananza continuando a dire “cioè, quello è DAVVERO l’Empire State Building”.

Quella è stata la prima cosa che ho cercato da una vita e che ho trovato semplicemente atterrando in quell’aereoporto.
La seconda è stata proprio l’Empire State Building: ho sempre adorato quel grattacielo, e poterlo vedere dal vivo, poterci salire sopra è stato il coronamento di un sogno… mentre la ricerca costante consisteva di cercarlo ogni sera in qualche scorcio di cielo per vedere di che colore era illuminato, e ogni volta che lo trovavo mi sentivo felicissimo… e al tempo stesso la domanda che mi rimbalzava in testa era “ma può un edificio provocare tutte queste emozioni?, insomma tutto sommato è solo un palazzo”…. la risposta che mi davo ogni volta era…. “SI! sarà stupido?…. non mi importa!”

E poi sempre di edifici si parla la terza ricerca. E qui oltre che sentimentale come le prime due è stata proprio fisica…. La ricerca della casa di Friends… ahhhhhhh quanto ho amato quel telefilm, e organizzando le giornate una tappa li era obbligatoria tanto quando andare a vedere la Statua della Libertà. Ma come dicevo la ricerca è stata anche fisica in quanto scesi alla stazione più vicina della linea rossa, ci siamo resi conto di aver dimenticato in albergo l’indirizzo… abbiamo girato credo tre quarti di Greenwich Village prima di trovarla… e anche li appena l’abbiamo avvistata le emozioni erano a mille!

Ma dopo tutte queste ricerche andate a buon fine ce ne è stata una che è andata male, quella era solo a carattere sentimentale: una delle ragazze con cui sono andato a New York… speravo che quel viaggio fosse il coronamento di un secondo sogno, e finchè siamo stati li stava andando bene, ma quando siamo tornati mi sono reso conto che quel pezzo di cuore sarebbe rimasto per sempre  su quella riva di brooklyn, a guardare il ponte e lo skyline di manhattan, a sperare che quel bacio potesse significare qualcosa… ma che invece era solo un altro dei mille pezzi del mio cuore lasciati in giro per quella città che tanto mi ha fatto sognare, e che farò di tutto per andare a ritrovare più volte possibile… Perchè se una cosa l’ho capita da quel viaggio è che è a New York che io ho trovato me stesso, è a New York che vorrei vivere, ed è a New York che ho lasciato la parte di me stesso che ci ho trovato… per far si di poter sempre tornare a ritrovarla!

Iki – un’unico sogno: ricomporre se stesso definitivamente…

Le foto dell’articolo sono state scattate da Iki.

Altri Articoli:

  • Los Angeles e la Nostalgia InversaLos Angeles e la Nostalgia Inversa
  • Hop On Hop Off Bus: la mia esperienza con Big Bus TourHop On Hop Off Bus: la mia esperienza con Big Bus Tour
  • 5 Ragioni per Visitare Lancaster, Pennsylvania.5 Ragioni per Visitare Lancaster, Pennsylvania.
  • Dyker Heights: Le Luci di Natale a New YorkDyker Heights: Le Luci di Natale a New York

Archiviato in:Tours

Post precedente: « Cena Esclusiva a New York
Post successivo: Odissea Moderna: Marco ci racconta la sua New York »

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Iki86

    13 Settembre 2010 alle 12:37

    grazie ragazzi!!!!!!!!

  2. Simona

    13 Settembre 2010 alle 13:09

    wow…non vorrei sembrare sciocca, ma sto piangendo!è un racconto molto bello e pieno di emozioni…sono contenta che tu abbia condiviso questo racconto con noi! 🙂

  3. iNewYork.it

    13 Settembre 2010 alle 21:37

    @Iki Grazie a te!!! 🙂

  4. Iki86

    15 Settembre 2010 alle 18:38

    @Simona… che dire… grazie, sono contento che provochi queste reazioni dopo che quel viaggio le ha provocate a me..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Barra laterale primaria

Benvenuti

Cristina: una 9to5-er. Una professionista nel mondo del marketing e comunicazione. Una viaggiatrice linguista. Una sognatrice accanita che crede ancora nelle favole. Eternamente impaziente. In breve: un’italiana a New York che cerca in continuazione di vedere il lato magico nella vita di tutti i giorni.

Scopri di più

Seguimi

  • Email
  • Instagram

CERCA NEL SITO

ALTRI ARTICOLI

  • Prossime tappe del sabbatico: l’Italia e le sue isole
  • Cartoline d’Avvento – Seconda Edizione
  • Il Perche’ del Nostro Anno Sabbatico
  • Dormire a New York: Meglio un Hotel o un Appartamento?
  • Come si Celebra l’Anno Lunare Nuovo a New York
  • Quattro Cose da Fare e da Vedere a Times Square
  • Le 3 cose da fare a New York quando fa freddo

Footer

Cartoline da Cristina su Instagram

Copyright © 2023 · CartolinedaCristina · Webdesign by LittleBig Studio