Gianluca e Francesca ci raccontano la loro avventura newyorkese alle prese con il meteo americano e le condizioni metereologiche avverse!
Volete entrare anche voi a far parte della nostra Odissea newyorkese? Vi sentite dei moderni Ulisse con le scarpe da ginnastica? Mandateci i vostri racconti a info@inewyork.it! Non vediamo l’ora di pubblicarli!
Questo viaggio natalizio a NYC è stato molto interessante, perché per la prima volta nella nostra vita, abbiamo vissuto l’esperienza di una vera bufera di neve americana.
Capirai che esperienza direte voi — in effetti, bastava trovarsi il 17 dicembre 2010 sull’A1 in Toscana per vivere qualcosa di simile, ci siete dovuti andare fino a NYC!!
Beh non è proprio la stessa cosa. Vedete, gli americani in genere sono fissati con il meteo, e prendono tutto molto sul serio quando si parla di previsioni meteorologiche. E, infatti, a differenza di noi italiani, che quando ci dicono di mettersi su certe strade solo con le catene, ce ne freghiamo perché pensiamo che il peggio succeda agli altri, e poi puntualmente rimaniamo bloccati al freddo al gelo e ci lamentiamo pure che non ci ha avvisato nessuno (ma non li leggi i cartelli in autostrada??? Non segui le notizie e gli avvisi della protezione civile???), loro quando l’allerta parte, tutti la seguono, e quindi tutti a casa, nessuno in strada, voli cancellati con 48h di anticipo e di conseguenza nessuno bivacca in aeroporto, scorte si sale, pale per spalare e si aspetta l’evento.
E fu così che già dal 24 dicembre, alla dogana di Boston, fummo avvisati che il 26 dicembre ci sarebbe stata una bella bufera di neve natalizia (Blizzard), e questo fu il primo contatto con le previsioni meteo locali — maniaci in certi momenti certo, ma molto affidabili.
Una volta arrivati quindi a NYC, e passato il Natale in allegria, dove siamo anche riusciti a seguire una bellissima messa nella chiesa di St. Thomas sulla 5th Av con cori natalizi, ci siamo preparati anche noi all’evento atteso per il giorno dopo. Quando eravamo in giro, oppure in camera, seguivamo NY1 che per chi non lo sapesse, è un po’ come se fosse un TGR però più focalizzato sulla città. Mi piace molto NY1, perché ti ripete alla noia sempre le stesse notizie e poi man mano che arrivano di nuove, le aggiunge, non ti perdi mai una virgola, e i dati sul meteo erano precisissimi, questo diceva il commentatore; “ci aspettiamo che la neve inizi a scendere domenica 26 per mezzogiorno, ma solo dalle tre del pomeriggio diventerà una vera è propria bufera con venti che arriveranno a soffiare oltre i 90 km/h, ci aspettiamo che cadranno all’incirca 50 cm di neve, la nevicata smetterà la mattina presto intorno alle sei del mattino, ma i venti forti continueranno per tutta la giornata del 27, il dipartimento di Sanitation si è attivato con 400 mezzi spalaneve e tonnellate di sale, restate in casa, uscite solo se necessario, gli aeroporti verranno chiusi dal pomeriggio del 26, tutti i voli sono stati cancellati”. Perfetto abbiamo pensato, non ci resta che aspettare e vedere come va a finire.
Domenica 26 dicembre 2010, ore 12.00, inizia a nevicare, ed è fantastico, già perché per le prossime due ore sarà una nevicata piacevole, con poco vento e il clima natalizio che avvolge la città, contribuisce a creare quell’emozione che solo una combinazione NYC a Natale + neve ti può dare. Tra l’altro, è il giorno dopo Natale e dato che, per gli americani non è festivo come da noi, ma è il giorno, dove si possono andare a restituire i regali in negozio, per cambiarli o prendere un buono per acquistare altro, vi lascio immaginare che traffico di persone c’era in giro, aiutati anche dal fatto che si facevano sconti anche del 70% – 80% (ho visto cose che voi italiani non potreste immaginare, neanche con le svendite e saldi nostrani), quindi alla fine, chissenefrega della neve, tutti in strada, invasati come mai!!
Abbiamo però tenuto a mente ciò che il meteo ci diceva, ricordate? Alle 15.00 diventerà una bufera, ebbene, ci siamo attrezzati acquistando scarpe adatte al lieto evento, poiché dall’Italia non avevamo portato i MoonBoot (anche perché chi ce li ha? A Roma la neve quest’anno si è vista trenta minuti, ha dato una colorata, ed è sparita nell’arco di un’ora!)
Bene, si continua lo shopping, fa freddo, comincia a fare un bel po’ freddo, siamo intorno ai sette gradi sottozero, e il vento aumenta, quindi percezione quasi meno dieci gradi sottozero, approfittiamo della pausa pranzo e interrompiamo lo shopping in un luogo caldo, quando ci accorgiamo che sono le quindici, il clima cambia improvvisamente. La neve comincia a cadere copiosa, il cielo è completamente grigio, il vento sta diventando molto forte e viene da nord, ed è così forte che la neve cade orizzontalmente. Si continua un altro po’ a camminare, ma dopo circa mezz’ora è venuto il momento di tornare alla base, la gente comincia a lasciare le strade, le auto in giro cominciano ad avere una certa difficoltà a circolare.
Per tutta la notte nevica con raffiche che il servizio meteo classificherà pari a un uragano di classe 2, temperatura meno dieci, percepita meno tredici; seguiamo i vari collegamenti dai quartieri della città, Manhattan, Queens, Bronx, Long Island, Brooklyn, Harlem, dove disgraziatissimi inviati commentano la situazione, in mezzo alla tormenta, che li sta massacrando, e noi pensiamo, che tocca fa per campare, stanno almeno a quindici gradi sottozero a raccontare stupidaggini alle nove di sera in mezzo ad un parco deserto del Queens, ad una parruccona che siede al caldo nel suo bel studio televisivo. Ma è così che da quelle parti si fa la gavetta e carriera, pensate che c’era uno che addirittura, con un SUV, se ne andava in giro per il New Jersey, con la telecamera accesa sul cofano, per mostrare in diretta la situazione, e il New Jersey sarà colpito gravemente dalla tormenta, costringendo le autorità a chiedere lo stato di emergenza.
E’ lunedì 27 dicembre 2010, sono le sei del mattino, e c’è un silenzio irreale, ovattato; ha smesso di nevicare, il cielo è limpido, c’è ancora vento, in strada c’è mezzo metro di neve, accidenti ci hanno preso in tutto, complimenti!!
Si esce di corsa, perché davanti a noi e nei prossimi giorni ci saranno immagini bellissime e particolari di una metropoli innevata come NYC, ora il Natale è perfetto e noi non lo dimenticheremo mai.
Un bilancio post evento, si può fare, è stata la nevicata più intensa mai avuta, così dicono i telegiornali, perché ne è caduta tanta se paragonato al tempo trascorso, tutti i 400 mezzi sono stati impiegati, ma ovviamente Bloomberg ha ordinato di pulire prima Manhattan (dove ci sono i turisti e le attività più importanti da far ripartire), poi le autostrade e gli aeroporti. Il sale sparso per strada e la civiltà dei portieri degli stabili e negozianti, ha permesso di evitare il ghiaccio e creare delle strisce pulite sui marciapiedi, dove già a poche ore dalla fine della nevicata, permettevano alla gente di circolare serenamente, non ci sono state né tragedie né emergenze particolari, sappiamo di notizie assurde arrivate in Italia.
Certo ci sono state lamentele in loco, perché in certi quartieri gli spazzaneve sono arrivati tardi, e non fa piacere a nessuno essere considerati cittadini di serie B e su questo punto è montata la polemica, ma altro non si è notato. Vi basti pensare che a 48h dalla fine della nevicata, la città era già tornata alla normalità e a noi rimaneva solo apprezzarne l’atmosfera e i pupazzi di neve.
E’ chiaro che occorre andare li preparati, vista la stagione, in fondo lì la neve in media arriva ogni anno, ma se vi manca qualcosa, lo si può trovare in loco, come è successo a noi, e la vacanza non avrà problemi, occorre ovviamente anche del buonsenso e adattamento, ma questa dovrebbe essere una regola da applicare sempre.
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