Cosa si dice dopo un anno e qualche mese che non ci si fa sentire? “Scusate” si dovrebbe iniziare. “Scusa se pensavate fossi morta. Soprattutto dopo che l’ultimo post che scrissi a Marzo dell’anno scorso titolava ‘Una Riflessione Sul Macabro’ e parlava di me in ospedale.” Oppure si potrebbe dire: “Chiedo scusa. A voi miei venticinque lettori. Che mi avete scritto invano, e che controllavate assiduamente la pagina per vedere se venisse aggiornata. E’ che sono caduta in un buco nero.” O in ultimo, si potrebbe anche dire la verita’: “Scusate. Life happened. La vita ha preso il sopravvento.”
La vita: l’esatto contrario di un buco nero. Un’esplosione di colori. Mille mila arcobaleni. E’ successo di tutto. Un “di tutto” che non mi ha permesso di scrivere, perché mi mancava il tempo (pensavo di dirvi, fino a stamattina.) Perché mi mancavano le energie (vi dico adesso, dopo aver letto una frase che dice che a ognuno di noi sono e’ stato concesso lo stesso numero di ore al giorno di Hellen Keller, Pasteur, Michelangelo, Madre Teresa, Leonardo da Vinci, Thomas Jefferson e Albert Einstein.)
Per riassumere:
1. Ad Aprile dell’anno scorso mi e’ stata offerta una promozione al lavoro. Una di quelle cose che mi ha cambiato la vita radicalmente, mi ha assorbito corpo, anima e mente per dodici velocissimi mesi, e che mi ha insegnato e sta insegnando tantissimo. Una di quelle cose che sta tuttora succedendo, che mi rende felice, che mi fa alzare la mattina e dire Grazie per un sacco di cose, a partire da un team bellissimo, un’azienda dinamicissima, un capo fantastico, una sfida eccitantissima.
2. Sempre ad Aprile dell’anno scorso, con la promozione, sono arrivati milioni di viaggi in città bellissime. Di cui sono meravigliosamente felice, perché vedere luoghi altri e’ una delle mie ragioni di vita.
3. Ad Agosto dell’anno scorso il mio significant other mi ha chiesto di sposarlo. E vi assicuro che organizzare un matrimonio da lontano, con ospiti che devono venire da tutto il mondo e che staranno con te per 72 ore e’ una roba che ti rende felicissima, ma ti prende quelle pochissime energie rimaste tolti punto 1 e 2.
4. E poi, nel frattempo, c’e’ sempre New York. Con tutte le sue cose da fare e da vedere, con tutto il bello e il brutto, con l’energia di una città che non dorme mai.
[pullquote width=”300″ float=”left”]Don’t say you don’t have enough time. You have exactly the same number of hours per day that were given to Helen Keller, Pasteur, Michelangelo, Mother Teresa, Leonardo da Vinci, Thomas Jefferson and Albert Einstein.[/pullquote]
Poi pero’ stamattina mi sono svegliata (con la febbre, perché punto 1, 2, 3 e 4) e ho pensato che una volta ero una persona diversa. Che una volta avevo l’energia di un cavallo e la determinazione di un carro armato. Ho pensato che l’unica parte di me stessa che mi mancava per essere una me stessa di cui essere al 100% soddisfatta era scrivere qui. Era emozionarmi per ogni commento. Era rispondere ad ogni email. Era parlare con i miei venticinque lettori.
Ho pensato che questo blog, nato in un modo, morto e risorto in varie occasioni, positivo e negativo, attivo e proattivo, va di pari passo con i cicli della mia vita e con chi sono. E oggi questa sono io. Quella che lavora, viaggia, si sposa e vive New York. E che poi alla fine trova le energie per scrivere tutte le emozioni derivanti dai punti qui sopra. Questa sono, questa sono sempre stata, questa voglio continuare ad essere.
I’m back. E ne sono molto contenta. Niente da aggiungere.
Ehi,
Non so se io sono parte di quei 25 lettori, ma ti seguivo quasi dall’inizio ed i tuoi blog mi sono stati utilissimi nei miei viaggi a NY!! Felicissimo per te, e per le svolte, tutte positive della tua vita!!! Secondo me non è un caso, la tua positività ha portato ad indirizzare la tua vita verso il sereno!!!!! Bravissima!!!!
Ps. Adesso siamo 26!!!
Welcome back, Cri. Io felice di leggere come la vita accade, la tua in dettaglio e felice di saperti felice. Un grande abbraccio a una grande donna, che ricordo sempre. Congratulazioni per tutto. ⚘
Ciao Cristina, un semplice ciao per darti il bentornata.Perchè ho fatto parte dei 26 lettori che ti hanno pensata, aspettata, perché in fondo non potevi essertene andata così dispersa nel nulla. Ci Avresti salutato come si fa con i buoni amici. Felice per il tuo ritorno.in attesa delle cose belle dall’altra parte del mondo.
sempre presente
Che bello leggere che vuoi tenere il blog a galla!!! Era un punto fermo delle mi navigate in internet fino a un anno fa. Inizio a rimettere il link nella barra dei preferiti allora nella speranza che la prossima volta che sono a NY ci si riesca a beccare!!!
Ti leggevo fino a un anno fa, quando la Grande Mela era ancora un traguardo da raggiungere, e ti rileggo oggi che invece mi ci sono trasferita! E’ proprio vero, in un anno può succedere di tutto 🙂
Oh e io che torno a leggere questo blog dopo un anno ( ti seguivo con ammirazione ma non ti ho mai scritto!!!) Pensa che non me ne ero neanche accorta di questa assenza ! Anche avere un bimbo porta via molte energie , ma poi.. piano piano si riprende in mano quello che si aveva un attimo accantonato. Bentornata! Felicissima di seguirti nuovamente.
BENE! Continua a scrivere!!! Baci!
Grazie!!