Dunque, anche se Halloween in verita’ e’ domani, qui si vedono maschere e mascherine in giro ormai da settimane. Ma la cosa piu’ bizzarra e’ che piu’ si avvicina la notte degli spiriti, piu’ la pazzia inizia a prendersi possesso degli abitanti della City.
Ad esempio, vi racconto cosa mi e’ successo negli ultimi due giorni — e sono sicura noterete un crescendo di perdita di rotelle.
Giovedi Sera: Il misterioso Australiano in Ascensore
Giovedi’ sera sono uscita dall’ufficio abbastanza tardi (e che novita’!), e gia’ dal pianerottolo sentivo una musica assordante provenire dal sesto piano (come vi ricorderete dalla storia dell’ascensore, io sono al decimo). “Ah gia’” mi sono detta “E’ la solita festa annuale di Halloween dei ragazzi del sesto piano”, che altro non sono se non giovani trentacinquenni rampanti che mandano avanti con molto entusiasmo un’agenzia di videoproduzione. Il loro party e’ quello piu’ “crash-ato” del vicinato — dall’espressione “to crash a party”, ovvero intrufolarsi senza l’invito.
Non potendomi intrufolare (perche’ dovevo tornare a casa e finire di preparare il mio costume per il giorno dopo) quest anno ho semplicemente dato una sbirciata dall’ascensore, notando che come sempre avevano trasformato il bancone della reception in un bancone da bar, mentre milioni di persone in maschera ballavano. Ero talmente intenta nell’ammirare le maschere, che non mi sono accorta dell’entrata in ascensore di un avvenenete ragazzo australiano, ubriaco marcio, che ha iniziato a farmi delle avance. Trattenendomi dal ridere (perche’ lui a stento si reggeva in piedi), ho gentilmente spiegato che ho gia’ un “significant other” nella mia vita, e me ne sono andata.
Ho subito chiamato la mia collega rimasta in ufficio per raccontarle l’accaduto, e ci siamo fatte due risate.
Un’ora dopo la stessa collega mi ha richiamato, dicendo che mentre usciva dall’ufficio ha incontrato… un ragazzo australiano ubriaco fradicio che le ha fatto delle avance in ascensore!
Ora, non sappiamo se si trattasse di una tattica ben ingegnata o di un puro caso — sta di fatto che, cari maschietti all’ascolto, vi abbiamo trovato il vestito perfetto per Halloween: “ragazzo australiano in ascensore che, ubriaco fradicio, ci prova con tutte le ragazze di tutti i piani”. Considerando che e’ un edificio di dodici piani…qualcuno avra’ pure ceduto alle sue proposte, no?!
Venerdi Mezzogiorno: La Conference Call con il Magnaccio
Essendo che Halloween cade di domenica, ieri era il giorno dell'”Office Party” — e quindi ci siamo tutti travestiti e abbiamo mangiato una quantita’ immonda di schifezze. Ora, vi chiederete: ma quindi ieri nessuno ha lavorato? Certo che si: la prima parte della giornata e’ stata di pura dedizione al lavoro — con tanto di conference calls, email e telefonate con i clienti sparsi in giro per il mondo. L’unico piccolo aspetto che differiva dagli altri giorni era che tutti, ma proprio tutti, si era travestiti, rendendo l’arte del fare business molto, molto piu’ complicata.
Ad esempio, io e la mia capa, travestite rispettivamente da gattino nero e cantante francese, abbiamo portato avanti una conference call con un cliente che a detta sua era vestito da magnaccio (?!), parlando per un’ora e mezza di cose tralaltro molto serie (budget per un progetto.) Ora, immaginatevi la scena di un gatto e una francese sedute a parlare e prendere appunti con fare estremamente serio, con un magnaccio dall’altra parte della cornetta: gli altri colleghi si stavano a dir poco spanciando dalle risate.
Venerdi Mezzogiorno: Trick or Treat da Starbucks.
Finita la Conference Call con il magnaccio, sono uscita a prendermi da mangiare, e mi sono intrufolata nel primo Starbucks per uno snack e un Cappuccino. Innanzitutto il cassiere mi ha subito preso in confidenza, e mi ha chiesto “E tu, Cat Woman, cosa prendi oggi?” Preso il mio ordine, il commesso ha scritto “Cat Woman” sul mio bicchierino di Starbucks, e lo ha passato al barista che mi guardava con fare sogghignante. Una volta pronto il mio Cappuccino, sono tornata in ufficio e ho scoperto che…anziche’ essere Cappuccino, il simpatico barista mi ha fatto un bello scherzetto di Halloween dando ad un gattino l’unica cosa che il gattino puo’ bere: latte e schiuma!!! Non sapendo se arrabbiarmi (da brava brianzola con le braccine corte ho subito pensato che, si, vabe’, simpatico, ma io ho pagato per un Cappuccino!!!), o ridere, non avendo la minima voglia di tornare al negozio come forse speravano, ho aggiunto un poco di caffe’ avanzato dalla mattina rimasto in ufficio…
Venerdi Pomeriggio: lo scambio di foto.
Verso le tre di pomeriggio, eravamo tutti in super eccitazione per la festa — e cosi’ erano i nostri clienti o fornitori, dato che dalle tre alle cinque le uniche email in entrata e in uscita erano solo ed esclusivamente per scambiarsi le foto dei costumi di Halloween. E vi assicuro che vedere quel temibile cliente che si arrabbia sempre per nulla e non gli va bene mai niente, vestito da Medusa non ha prezzo. Salvo poi chiedersi: ma lunedi, quando mi richiamera’ per fare il pignolo su qualche postilla scritta in Times New Roman 7 alla fine del documento, riusciro’ a togliermi dalla testa la sua immagine nel costume di Halloween e non scoppiare a ridergli in faccia?!?
E siamo solo agli inizi…davanti a noi ci sono altri ben due giorni di pura follia…
ma che bello!!! è un’aria veramente di festa che tocca proprio tutti, qui è tutto diverso,non potrebbero mai succedere certe cose… allora auguri per i prossimi giorni… aspettiamo nuovi folli racconti
e brava la mia micina!!!!
aspetto le foto….. ciao e buon halloween
Ahahhaha fantastiche scene!!! 😀
Io oggi ho visto un Teletubbies che andava sullo skateboard e mi è bastato! 😀
Muoio dal ridere 😉
a quest’ora anche x voi la festa e’ finita. ci racconterete….da noi scimiottare una festa che non ci appartiene e’ un po’ come ballare il bunga bunga senza sapere che cavolo sia. l’unica zucca che io conosco e’ quella del mio orto. ma e’ semplicemente stupefacente come si riesca ad essere partecipi, a volte anche protagonisti, di una festa celtica estranea alle nostre tradizioni, come intrufolarsi in una festa di compleanno senza conoscere nessuno, solo x il gusto di estraniarsi dalla realta’.
Ciao Cri