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Niente Panico a New York

12 Febbraio 2014 di Cristina 1 commento

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Siete mai atterrati a La Guardia? Se si, sapete esattamente a cosa mi sto riferendo in questo post: alla lucida paura che poi si trasforma in totale panico negli ultimi due minuti di volo, quando vi viene da urlare: “Pilota!!! Alza!!!!” mentre tutta la vita vi passa davanti agli occhi in un video slow motion, perche siete convinti di stare per atterrare in acqua.

Sono quasi sorpresa che nessuno lo menzioni da nessuna parte. Dovrebbero mettere dei cartelli grandissimi sia in aereoporto che sulla pista di atterraggio tranquillizzando i signori passeggeri che “il pilota sa quello che sta facendo” o “c’e’ in verita’ la pista sotto di noi ma voi non la vedete e quindi vi sembra di atterrare in acqua.”

Insomma, ogni volta che atterro a La Guardia muoio d’infarto dentro.

E questo, ci pensavo l’altro giorno, porta ad una riflessione piu’ ampia su come New York cambi la percezione di fiducia negli altri. Ad esempio, se non mi fidassi del pilota, avrei, tutte le volte che atterro o volo in generale, un meltdown tale da far urlare alla hostess “atterriamo nel primo aereoporto libero, la situazione e’ incontrollabile!” Ma stando piu terra terra, se non mi fidassi del conducente della metropolitana avrei serie difficolta’ ad andare al lavoro. E l’opzione prendo la mia macchina e’ un’utopia in una citta’ come New York. Il che ci apre a un’altra categoria: i tassisti.

Ecco, i tassisti. E mi torna in mente a mo’ di eco dal passato la voce di mia mamma che dice: con chi vai in macchina, quando il sabato sera si usciva e lei aveva paura perche magari non si fidava del conducente, e anche se si fosse fidata del conducente non si sarebbe mai fidata degli “altri.”

Be, New York e’ l’incubo di tutte le madri, considerando che tutte le volte che prendo un taxi metto la mia vita nelle mani solitamente incapaci di una persona che non ha la piu pallida idea di dove stia andando e per la maggior parte ha imparato a guidare nelle strade di Nuova Dehli – che, per l’amor del cielo, nessuna nota razzista, ma a Nuova Dehli non guidano dall’altro parte?!

La categoria scatenata dei tassisti ci porta addirittura a prendere in considerazione il mezzo bicicletta che in quel caso si che entrano in gioco i cosidetti “altri” di mia madre – perche non solo i tassisti ma anche i passeggeri sono noti per aprire le porte della macchina e sfracellare ignari ciclisti in una scena fantozziana che fa ridere tutti tranne quello in bicicletta.

Quindi, riassumendo, se si vive a New York bisogna essere pronti ad alzare la propria soglia della fiducia negli altri (e nella divina provvidenza) se si vuole sopravvivere. Cosa alquanto ossimoronica dato che New York e’ la citta’ piu alienante del mondo!

E dovesse andarvi male con le categorie precedenti? Doveste davvero avere ragione quando, atterrando a La Guardia vi sembra di riuscire a contare i nodi della rete dei pescatori perche, in effetti, state atterrando in acqua? Be’, niente panico, ci sono sempre i medici e soccorritori in cui riporre la propria rinnovata fiducia!

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Interazioni del lettore

Commenti

  1. Sara

    20 Febbraio 2014 alle 18:18

    Beh in realtà anche a Venezia la situazione è molto simile 🙂

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Cristina: una 9to5-er. Una professionista nel mondo del marketing e comunicazione. Una viaggiatrice linguista. Una sognatrice accanita che crede ancora nelle favole. Eternamente impaziente. In breve: un’italiana a New York che cerca in continuazione di vedere il lato magico nella vita di tutti i giorni.

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