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New York fa spazio allo Shuttle

20 Aprile 2012 di Cristina 1 commento

Ricordate l’articolo sull’arrivo dello Shuttle Enterprise a New York? I preparativi procedono alacremente: martedì l’Enterprise ha viaggiato dalla Florida a Washington D.C., ovviamente in aereo, e per lunedì prossimo è previsto l’atterraggio all’aeroporto Kennedy, sempre che il tempo lo permetta.

Nel frattempo si pone il problema di far spazio alla navetta e tre vecchi velivoli militari sono già stati rimossi dalla portaerei Intrepid: un Douglas americano, uno Scimitar britannico e un MIG sovietico saranno trasferiti su una chiatta fino all’Empire State Aerosciences Museum, a Glenville, NY.

Con questa mossa l’Intrepid Museum scommette tutto sul potere attrattivo dello Shuttle, che da solo dovrà compensare le perdite e far rientrare nelle casse del museo i dieci milioni di dollari già stati sborsati per il trasporto. Come se non bastasse, gli addetti devono rinforzare il ponte, perché regga le 75 tonnellate dell’Enterprise e predisporre un’immensa tenda per proteggerlo dal sole e dalle intemperie.

Il trasporto costituirà da solo un’impresa titanica: le gru utilizzate a Washington D.C. devono essere smontate e spostate al JFK; nel frattempo l’Enterprise resterà in un hangar, agganciato al Boeing. Da quel momento saranno necessarie almeno sei settimane per spostare lo Shuttle sulla chiatta, che, attraverso la baia e sotto il ponte di Verrazzano, lo porterà fino all’Hudson e al molo 86. Ciliegina sulla torta: una gru galleggiante lo innalzerà fino al ponte della nave.

L’intenzione è quella di mettere in vendita i primi biglietti a luglio e di cominciare poi la raccolta fondi per creare una struttura permanente per l’Enterprise. Che dire, in bocca al lupo per questa impresa spaziale!

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Commenti

  1. iki86

    21 Aprile 2012 alle 12:58

    fa ridere il fatto che lo shuttle abbia viaggiato nello spazio, sopportato condizioni estreme e ora abbia bisogno di una protezione dal sole!!! però bella idea, tappa da includere in un prossimo viaggio

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Cristina: una 9to5-er. Una professionista nel mondo del marketing e comunicazione. Una viaggiatrice linguista. Una sognatrice accanita che crede ancora nelle favole. Eternamente impaziente. In breve: un’italiana a New York che cerca in continuazione di vedere il lato magico nella vita di tutti i giorni.

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