Uno dei tanti argomenti di cui si e’ chiacchierato durante la lunga serata di questo appena passato Capodanno, e’ stato il come cercare di recuperare dopo una serata parecchio alcolizzata – e potete immaginare lo stupore collettivo quando ho menzionato che una delle cure piu’ strambe contro la sbornia e’…udite udite…continuare a bere gia’ dal mattino seguente.
Nessuno mi toglie dalla testa infatti che il brunch newyorkese sia stato inventato proprio con questo obiettivo in mente. Esiste addirittura un’espressione ben precisa nella lingua inglese per indicare questa cura a detta di molti portentosa: “Hair of the dog.”
Cosi come ai tempi di Shakespeare infatti era credenza comune che sarebbe bastato mettere dei peli dello stesso cane che vi aveva morso sulla ferita per evitare la trasmissione di rabbia o altre malattie, in era moderna sta prendendo piede l’ipotesi che se si alzasse un po’ troppo il gomito la sera prima, sarebbe bene farsi due sorsini la mattina dopo per evitare i sintomi da “hangover.” Facendo un poco di ricerca, sembrerebbe che l’hangover non sia altro che una piccola crisi da astinenza, che potrebbe venire placata ingerendo ancora dell’alcol, oppure, scientificamente parlando, sembrerebbe che bevendo alcol lo zucchero nel nostro sangue si alzi, lasciandoci in una crisi ipoglicemica il giorno successivo, alla quale e’ possibile rimediare semplicemente alzando di nuovo i calici.
Che sia vero o no, sta di fatto che fare brunch a New York non e’ piu’ nemmeno un nuovo trend: ormai e’ la regola. A casa o in un bar, da soli o in compagnia – tutti i ristoranti di tutta la citta’ si preparano religiosamente ad accogliere file interminabili di persone ogni sabato e domenica mattina per il famoso rituale.
Non ci resta che dirvi: aspettatevi foto, post e resoconti dei migliori posti in cui fare brunch nella Grande Mela — e, ovviamente, inizieremo con il provare a breve un bar nel Lower East Side chiamato…Hair of the Dog!
Lascia un commento