A New York siete mai stati da Whole Foods? Questo supermercato offre ogni cibo immaginabile sulla terra, dall’avocado guatemalteco al gamberetto filippino, fino alla pesca del New Jersey. In un’epoca in cui ogni pietanza del mondo è disponibile ovunque, sembra assurda l’idea che New York possa diventare autosufficiente dal punto di vista alimentare; in realtà è proprio quello che ha proposto Terreform, un istituto per la pianificazione urbana con sede a Varick Street.
Il progetto, chiamato New York City Steady State (NYCSS), si fonda su studi approfonditi della richiesta di cibo in città e si baserebbe soprattutto sulle fattorie urbane. Ma ogni aspetto è pensato ad hoc per New York City: materie prime, rifiuti, energia, produzione, acqua, aria e clima. Il NYCSS sfrutterebbe i moltissimi tetti inutilizzati, produrrebbe cibo da orti a livello stradale, ma anche dalle immense estensioni verticali dei grattacieli. Il tutto non toccherebbe il flusso urbano, ma aggiungerebbe un po’ di verde commestibile al paesaggio di cemento.
Ad esempio a Times Square si utilizzerebbero le luci esistenti per irraggiare le piante, mentre i pannelli solari rinfrescherebbero la piazza, fornendo energia. L’idea sembra un po’ drastica, ma se New York cominciasse ad adottare alcune parti del progetto, ne trarrebbe un enorme vantaggio economico ed ecologico. Ecco cosa ne sarebbe allora dei Cinque Quartieri:
Lascia un commento