Domani e’ il primo giorno d’estate, e qui a New York significa moltissime cose. Almeno per me.
E’ orami tempo di serate su roof top, di aperitivi all’aperto, di languidi pic nic domenicali a Central Park, di gite giornaliere alle spiaggie del New Jersey e Long Island, di biciclettate infinite anche nel pieno delle calde notti, di concerti e spettacoli nei parchi, del gelato (ma anche pizza e kebab) dopo l’una di notte e all’aperto, di deliziosi mojiti rifrescanti nei bar della citta’ e soprattutto… della migrazione delle tartarughe!
Quest’ultimo, uno dei miei eventi preferiti di New York.
Ne sono venuto a conoscenza circa due anni fa, quando, navigando su internet, ho lette che l’aeroporto JFK si era bloccato per circa 30 minuti a causa di un’invasione di tartarughe in pista. Le quali, poverine, si stavano solo spostando da un punto all’altro di Jamaica Bay.
L’anno scorso poi, leggendo l’ottimo Gothamist, ho scoperto che le tartarughe erano tornate! Sempre in questo periodo di inizio estate, con gli stessi disagi.
E’ da qualche giorno che quindi aspettavo l’annuale traversata del JFK da parte delle adorabili tartarughe, ma ho appena scoperto che quest’anno non accadra’… La citta’ ha infatti deciso di costruire una barriera per impedire alle tartarughe di entrare nell’aeroporto, cosi’ da non causare ritardi.
Ed e’ un peccato pero’.
Perche’ 500 anni dopo la sua scoperta, eventi come questo della migrazione ridanno il fascino selvatico tipico del Nuovo Mondo. Anche se solo per poche ore o minuti.
Lascia un commento