Oggi avrete saputo da Google che è il compleanno di Mies van der Rohe; per i digiuni di architettura questo nome suona meno famoso di Le Corbusier o Lloyd Wright, ma, per gli appassionati, rappresenta un mostro sacro dell’ International Style. Nato in Germania alla fine dell’ottocento, lavorò per anni come scalpellino nel laboratorio del padre e non frequentò mai un vero politecnico. Dopo una lunga gavetta riuscì a farsi strada a Berlino e divenne con gli anni uno dei più richiesti architetti e disegnatori a livello mondiale.
A settembre mio papà è venuto a New York e, in quanto addetto ai lavori, ha voluto che lo portassi a vedere il Seagram Building, il capolavoro di van der Rohe su Park Avenue. Anche nella fitta foresta di grattacieli è facile trovarlo, perché la struttura in bronzo gli dona un colore unico, forse un po’ cupo, rispetto agli altri edifici. Comunque si trova tra 52nd e 53rd, non lontando da Grand Central, ed è riconoscibile dalla piazzetta con fontana voluta dal maestro.
v.d.R. decise di rendere le travi di bronzo visibili dall’esterno e di rivestire l’atrio con travertino, marmo e ancora bronzo. Il tutto contribuì a rendere il Seagram uno dei grattacieli più costosi al mondo. Purtroppo l’interno non è visitabile, ma se passate da queste parti, omaggiatelo con una visita e qualche fotografia: buon compleanno Mies.
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