Oggi il sole splende a New York City. Il cielo e’ di un blu infinito, come a Milano mai videro. La tentazione e’ troppo forte. La necessita’ di uscire, respirare l’aria “pura” all’aperto. La voglia di prendersi un minimo di colore, questo colore bianco slavigiato di noi topi di laboratorio non lo sopporto piu’. Il mio capo si distrare un attimo. Guardo l’orologio. 4.30 pm. No e’ troppo presto, non posso andarmene. Riguardo il mio capo. E’ ancora occupato a rincorrere le molecole cadutegli sul pavimento all’altro lato del laboratorio. Le rincorrera’ per ore secondo me. OK. Bisbiglio un: “See you later” (Ci vediamo!) alla mia collega. E via!!! Sono fuori. Passo da casa (letteralmente a 20 metri dal laboratorio). Prendo la mia nuovissima e splendente bicicletta assemblata a Nottingham nel 1966. La mia, piu’ recente, Reflex digitale. E sono di nuovo fuori. Pedalo libero e felice. Al primo semaforo sono affiancato da un fattorino in bicicletta. Scatta la gara. Partiamo in impennata, nemmeno fossimo sul lago d’endine cavalcando ben altri mezzi. Nel traffico ci perdiamo di vista. Mi reco a Central Park. Sempre piu’ felice. L’ospedale e’ lontano. Un lontano vago ricordo. Sono di nuovo un turista in vacanza. Spensierato e tra altri mille turisti. Faccio foto. Cazzeggio a bordo lago. E poi… All’improvviso vedo una bimba di non piu’ di 3 anni. Un po’ paffuttella. Dalla corsetta impacciata che rincorre uno scoiattolo… E al che ripenso al mio capo. Anche lui a rincorrere molecole sul pavimento del lab… E scoppio a ridere come un deficiente!
il paradiso c’è…ed è un parco che appena sopra gli alberi è sovrastato dallo skyline di Manhattan…
anch’io voglio vivere/lavorare in USA !!! I LOVE NY
Spettacolo..