“Quello e’ un postaccio. Secondo me le cameriere sono anche escort, e pensa che dopo una certa ora il locale chiude e devi avere la chiave per entrare!” Queste sono state le parole di una mia collega che hanno preceduto la mia visita a Mari Vanna, un ristorante russo situato nella zona in cui lavoro.
Come potete immaginare, gia’ mi vedevo trascorrere la serata in un bar di bassissima lega, con pianista russo ubriaco e tanti loschi individui accomunati dall’amore per “madre patria Russia” pasteggiando a vodka e aringhe sotto sale.
Beh, la vodka c’era. E anche le aringhe. Ma del pianista ubriaco nessuna traccia. Mari Vanna infatti e’ stata una grande sorpresa fin dal primissimo sguardo, dato che l’esterno del ristorante e’ molto visibile dal marciapiede grazie a un tavolino addobbato con tanto di caramelle e menu, e carrettini e piante di ogni genere che fanno pensare piu’ a un negozio di fiori che a un ristorante.
Una volta entrati, l’atmosfera e’ sorprendente. Sembra infatti di entrare in una casa russa degli anni ’40, con tanto di tazzine spaiate, vecchie radio, tavolini e posti a sedere quasi nascosti, gioielli, cimeli e fantastici candelabri che donano allo spazio un nonsoche’ di familiare, caldo e accogliente. La cucina e’ nascosta da due vetrate opache che sembrano dare su un giardino, conferendo alla sala un’eleganza e un sapore quasi dimenticato ed impolverato, tipico delle vecchie sale da te’ del’800. Ci si sente quasi come se i Romanov avessero appena lasciato quest ala sfarzosa del palazzo per sbrigare altre faccende imperiali.
Le cameriere sono tutte bellissime (e russe) — e per di piu’ sempre vestite benissimo (mi spiegava una di loro che i vestiti floreali che indossano sempre sono la loro divisa, e vengono quindi dati dal management, affinche la prima impressione di chi entra sia ottima anche dal punto di vista estetico.)
Il cibo e’ delizioso – provate il piatto misto di pesce crudo, che vi verra’ presentato in maniera molto originale, con pezzettini di pesce crudo freschissimo arrotolati e tenuti fermi da mollette di legno per stendere i panni – e la selezione di vodke e’ forse la migliore in citta’. Fatte e infuse in casa, le vedrete in bella mostra dietro al bancone in giare enormi. Ce n’e’ per tutti i gusti – la mia preferita e’ quella al miele e i cereali, per un sapore delicato e dolce insieme.
Da allora, Mari Vanna e’ diventato un poco il punto di ritrovo dopolavoro, dato che l’impressione e’ proprio quella di essere ospitati nella casa di una signora benestante russa — esattamente come dice la prima pagina del menu: l’intento del ristorante e’ riuscitissimo!
Che dire allora dei commenti della mia collega? Be, come dicevo prima, le cameriere sono tutte bellissime e molto “friendly” con chiunque si sieda al bancone. E alla nostra prima visita ci e’ stato spiegato il concetto del ristorante (come dicevo prima, l’idea di essere ospiti a casa di Mari Vanna) e ci e’ stata offerta la chiave del ristorante, da usare il lunedi dopo le 9, per una serata speciale con musica (rigorosamente russa) e cocktail (e dessert!) in omaggio per le signore, riservata solo agli “habituee” del locale — ovvero a chi ha la chiave.
Quindi si, diciamo che alla decima o undicesima visita ancora non abbiamo capito se ci sia qualcosa di losco sotto, o se semplicemente si tratti di una trovata di marketing geniale. Sta di fatto che l’esperienza vale la pena — e in piu’ le cameriere sono talmente in gamba che ti riconoscono (e offrono shots) dopo la seconda volta che ti vedono!
O magari ci vogliono solo far ubriacare per far poi scattare qualche proposta indecente?!
che lusso:)