Qualcuno di voi si ricorderà di un libro che vi avevamo consigliato qualche tempo fa, “Il Mondo Senza di Noi”. Il saggio di Alan Weisman partiva da New York per dipingere un ipotetico futuro senza umani e descriveva le molteplici e imprevedibili conseguenze dell’impronta che stiamo lasciando sul pianeta. Questa tendenza ecologica ha fatto strada e oggi sono moltissimi a domandarsi cosa ne sarà delle nostre costruzioni e invenzioni nel futuro, ma anche di cosa abbiamo distrutto per costruirle.
Dopo un decennio di ricerca, il Mannahatta Project della Wildlife Conservation Society ha svelato l’ecosistema originale dell’isola più urbanizzata del mondo, con risultati straordinari. Nel 2010 il progetto si è allargato diventando Welikia Project, con l’obiettivo di allargare la ricerca a tutti e cinque i quartieri e al passato ecosistema della baia, confrontandolo con quello odierno. Welikia significa “la mia dolce casa”, nella lingua dei Lenape, la popolazione di nativi che abitava a New York prima dell’arrivo degli Olandesi e degl Inglesi.
Il risultato più eccezionale è la mappa interattiva che trovate sul sito. E’ riportato ogni singolo isolato della città, che potrete vedere come probabilmente si mostrava agli occhi europei nel 1609. Al posto di Times square c’era una foresta di querce, a Ellis Island un insediamento indiano, ad Harlem pascoli e prati e nello zoo di Central Park, ancora lupi e scoiattoli, ma selvatici e numerosissimi.
Dal Welikia Project è stato pubblicato anche un volume fotografico con immagini emozionanti del prima e del dopo. E’ difficile da reperire in Italia, ma potete ordinarlo qui.
Preso!!!! non mi lascio scappare questo libro….. non vedo l’ora di sfogliarlo!!!