New York nasconde migliaia di angoli stupendi e il bello di essere iNewYorker è che non c’è mai fine alla curiosità e al desiderio di scoprire nuovi scorci. Il quartiere di Harlem, in cui viviamo, vanta una lunga storia e ha moltissimo da raccontare a chi voglia esplorarlo con calma; il modo migliore è sicuramente dedicare un bel lunedì mattina al nostro ditour a piedi.
Oggi ve ne regaliamo un assaggio portandovi in una delle zone più affascinanti e raffinate di New York. Strivers’ Row è una piccola porzione di Harlem compresa tra W 138th e W 139th street e tra Powell Jr. e Douglass Boulevard. Ospita case a schiera progettate alla fine dell’ ‘800 e destinate originariamente alle ricche classi bianche.
L’idea dello speculatore David King era quella di costruire abitazioni di lusso, in stile neo-Georgiano, curate negli interni e allineate in modo che condividessero il cortile posteriore (oggi diventato esclusivo posto auto). Ma l’affare fallì, i bianchi cominciarono a lasciare Harlem e le case rimasero vuote per molti anni.
Soltanto quando fu concesso l’acquisto ai compratori di colore, l’isolato fu occupato da ambiziosi professionisti, che lottavano (da cui il nome della strada) per affermarsi. Strivers’ Row divenne allora la residenza di musicisti e intellettuali del calibro di Clayton Powell e Fletcher Henderson ed entrò a far parte dell’immaginario culturale afroamericano.
Dopo un periodo di decadenza, l’area fece da capofila negli anni ’90 al boom edilizio di Harlem e oggi i prezzi delle case di Strivers’ Row stanno salendo alle stelle, ma volete mettere il vantaggio di avere un posto auto a Manhattan?
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