Ricordo una puntata di Friends in cui Rachel domandava stupita: “Ah, perché a New York c’è il mare?” In particolare a Manhattan è facile dimenticarsi di vivere su un’isola, ma anche negli altri quartieri (penisole e isole anch’essi) non si avverte l’idea di trovarsi in un’immensa foce a estuario.
Allo stesso modo è quasi impossibile tenere a mente tutte le isolette sparse dal canale di Long Island fino al ponte di Verrazzano. Per esempio, avete mai sentito parlare di Mill Rock? Si trova di fronte all’Upper East Side e, in origine, si trattava di due isole distinte. Nel 1664, William Hallet le comprò dagli Indiani, ma fu solo nel 1700 che John Marsh costruì un mulino (da cui il nome) a marea sull’isola pià grande.
Nel corso del diciannovesimo secolo, gli ingegneri dell’esercito la usarono per una serie di esperimenti con gli esplosivi e per aprire il passaggio navale dell’East River. Il 10 ottobre 1885, forse annoiati, crearono la più grande esplosione controllata della storia; soltanto i test nucleari l’avrebbero superata: 136 tonnellate di esplosivo fecero evaporare un ostacolo roccioso e le vibrazioni furono avvertite fino a Princeton, New Jersey. Nel 1890 le due isole furono unite con macerie di cantiere e, nel 1953, il governo federale cedette l’isola al dipartimento forestale, che l’acquistò per evitare che divenisse preda degli speculatori.
Oggi è un parco gestito dal comitato Asphalt Green e, nonostante faccia parte del New York City Parks and Recreation, non è accessibile al pubblico; come una Montecristo newyorchese, è un’isola disabitata. A New York c’è anche questo.
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l’unico angolo disabitato di new york