Ogni anno vado a Central Park a vedere i maratoneti finire la loro corsa. L’atmosfera e’ esaltante, con il pubblico che incita i corridori verso il tanto agognato traguardo. Ogni anno da sei anni (senza contare la cancellazione dell’anno scorso), mentre incito gli altri a correre, mi decido a correre anche io la maratona l’anno successivo. Poi, mentre mi avvio verso casa, incontro per strada tanti maratoneti, esausti dopo i 42.195 km, che, zoppicando o peggio, rientrano a casa o in hotel. E li, 10 minuti dopo aver deciso di partecipare alla maratona, decido di lasciar perdere. Nonostante la mia volonta’ molto labile, la Maratona di New York e’ un evento importantissimo per la citta’. Domenica i partecipanti sono stati 50740, nuovo record per la maratona di New York. Pensate che la prima edizione del 1970 aveva visto solo una cinquantina di partecipanti! Il corridore piu’ anziano e’ un distinto signore di soli 93 anni, che mi fa vergognare della mia annuale non partecipazione all’evento. Un esercito di 9000 volontari ha assicurato l’ottima organizzazione dell’evento. I corridori hanno consumato 6500 litri di bevande energetiche (avrei immaginato di piu’..), 55000 tazze di caffe, oltre 93000 bottigliette d’acqua e… usato 2374 wc chimici. La maratona ha generato un giro d’affari di $340 milioni e assegnato un premio di $100000 ai vincitori Geoffrey Mutai and Priscah Jeptoo, per gli uomini e per le donne rispettivamente. Da segnalare che la terza arrivata nella categorie donne e’ una mamma di 37 anni, complimenti a lei! E sempre piu’ vergogna a me! Dopo aver scritto questo articolo mi sto riconvincendo a partecipare alla maratona nel 2014.. O forse no!
NYT / New York City Marathon “By The Numbers” from Jason Drakeford on Vimeo.
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