Oggi, 27 gennaio, è il Giorno della Memoria, in cui si commemora l’Olocausto degli Ebrei a opera dei nazifascisti. Ogni commento a quest’immane tragedia risulterebbe scontato e non è questo il luogo per discutere di argomenti così drammatici e importanti. Noi di iNewYork siamo più propositivi che meditativi, per questo oggi vi consigliamo di scoprire il lato kosher della città che non dorme mai.
Gli Ebrei sono una delle etnie che ha contribuito maggiormente a formare l’identità di New York. Dal Lower East Side a Brooklyn, il popolo eletto è sempre stato protagonista culturale, sociale ed economico degli Stati Uniti e in particolare della Costa Orientale. Cosa sarebbe New York senza i bagel e il pastrami, Woody Allen e Philip Roth, l’ospedale Mount Sinai e Coney Island? Se volete approfondire lo strettissimo rapporto tra la città e gli Ebrei, ecco un paio di dritte.
Il Museum of Jewish Heritage è al 36 di Battery Place, vicino a Battery Park. E’ il memoriale dell’Olocausto, con numerose testimonianze della Shoah; il museo ripercorre inoltre la storia degli Ebrei immigrati dal Vecchio Continente e i loro incontri e scontri con i Newyorchesi. L’ingresso è gratuito ogni mercoledì dalle 16 alle 18.
Il Jewish Museum of New York si trova nel Museum Mile, tra 5th avenue e 92nd street, in un palazzo donato da Frieda Schiff Warburg nel 1944. Ospita manufatti antichi provenienti da Israele e dal Medio Oriente, dipinti e gioielli dell’Europa orientale, ma anche opere di famosi artisti moderni, tra cui spiccano Andy Warhol, Man Ray e Marc Chagall. Fino al 25 marzo è aperta “The Radical Camera”, una stupenda mostra fotografica con immagini della New York anni ’30 ritratta da fotografi ebrei. Il museo è aperto tutti i giorni tranne il mercoledì, dalle 11 alle 17.45 e il giovedì fino alle 20. L’ingresso è il sabato (giorno santo) per tutti.
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