Quello che vi sto per raccontare non e’ una delle tante leggende metropolitane circa il Bronx. E’ un affatto accaduto realmente e di cui noi siamo stati spettatori. Questo racconto non vuole spaventare nessuno, ma semplicemente essere un monito di attenzione per quando ci si reca nei quartieri di New York piu’ periferici. Andiamo con ordine comunque.
Come abbiamo gia’ detto piu’ volte, il nostro modo preferito per girare la City e’ a piedi o a cavallo delle nostre biciclette vintage. Le biciclette soprattutto, sono a nostro parere il modo piu’ veloce e pratico di spostarsi a New York. Passione che cerchiamo di trasmettere anche a voi, che magari a New York ci state solo una settimana l’anno o nella vita. E per quelli che non sanno dove andare in bici, organizziamo giri in bicicletta di New York accompagnati.
Domenica scorsa, data la splendida giornata, abbiamo deciso di prendere le nostre bici e avventurarci nel Bronx con meta finale City Island. Circa 65km totali di giretto. Il giro, quasi tutto in pista ciclabile, e’ risultato molto piacevole anche se con qualche intoppo (foratura documentata anche su facebook…). Tuttavia, la bellissima giornata e’ stata rovinata da uno spiacevole atto di barbaria e codardia, accaduto a circa 200 metri da noi sulla via del rientro. Proprio al limitare del Bronx, quando oramai vedevamo Manhattan al di la del fiume. Quando, dobbiamo ammetterlo, ci sentivamo praticamente a casa, nonostante abitiamo a Midtown.
Nel piu’ scontato cliche’ da B movie degli anni 70-80, due ragazzotti si sono avvicinati al ciclista in fronte a noi e l’hanno disarcionato a suon di pugni. Presa la bici, i due si sono dileguati alla velocita’ della luce. Senza dare la possibilita’ ai presenti di alcuna reazione. Non che ci saremmo messi a fare superman in ogni caso…
Avvicinatisi al ciciclista, siamo rimasti basiti nell’osservare un rigagnolo di sangue che dalla fronte al mento tagliava la faccia sudaticcia del malcapitato. Sangue reso ancora piu’ intenso dalla luce calda del tramonto su New York.
Nonostante i film e i videogiochi, alla violenza non ci si abitua mai. Si rimane sempre spiaziati. Increduli.
Altri passanti si sono fermati ad aiutare il ciclista, e noi un po’ storditi ce ne siamo tornati a casa il piu’ in fretta possibile. Continuando a pensare al fattaccio. E pensando ovviamente se cio’ a cui avevamo appena assistito, sarebbe potuto accadere anche a Manhattan.
New York e’ una citta’ di 8 milioni di abitanti. E come tutte le grandi metropoli, la criminalita’ e’ presente. Tuttavia passeggiando per le strade di Manhattan, ci si sente sempre sicuri. La polizia e’ onnipresente e c’e’ talmente tanta gente in giro che si e’ tranquilli. Anche la sera.
Nel Bronx o in altri quartieri, ovviamente la gente in giro per le strade e’ molto meno. E lo stesso si puo’ dire della polizia. E questo comporta il sentirsi un poco piu’ vulnerabili. Le statistiche poi non fanno altro che confermare cio’ che si avverte a pelle.
Per esempio il numero di omicidi e’ molto piu’ elevato nel Bronx o Brooklyn che a Manhattan. E in generale lo e’ il numero di crimini violenti.
Con questo non vogliamo dire di non andare nel Bronx. O nel Queens. O a Brooklyn (Brooklyn non e’ solo DUMBO o Williamsburg). Semplicemente state un minimo attenti. Ci vuole poco per rovinare una vacanza perfetta. E soprattutto ricordatevi che anche Manhattan non e’ esattamente l’isola felice che sembra. Un minimo di attenzione va sempre fatta. Come il buon senso sempre suggerisce.
Credo che alla fine sia da mettere sempre da conto quando si viaggia… può capitarti di due balordi che ti aggrediscono in pieno giorno come è successo a voi, o che alle 3.30 di notte sei in metro un pò spaesato, e dei ragazzi di colore che in quel contesto, di rassicurante non hanno niente ti avvicinano chiedendoti se hai bisogno di informazioni, te le danno, e ti salutano andandosene come è successo a me…. new york, ma alla fine tutto il mondo è così, i rischi ci sono, ma ciò non deve scoraggiare nessuno, uno gira per i peggiori ghetti e poi scivola per le scale di casa e ci resta… basta fare le cose con la testa, e per come la penso io, se non rompi le scatole a nessuno, la quasi totalità delle persone non le romperanno a te.