Quando vi diciamo che New York è sempre stata avanti, non scherziamo. Tutti sanno che il nome originale della città era Nieuw Amsterdam, che i primi Europei a giungere nella baia furono gli Olandesi, che molti toponimi e molte tradizioni arrivano dai Paesi Bassi. Ma in pochi sono a conoscenza dell’antica passione cittadina per le biciclette, passione tanto olandese quanto poco americana.
Oggi New York è all’avanguardia negli Stati Uniti per le piste ciclabili, ma mai come lo era nell’ottocento. Nel 1896, mentre nei Paesi Bassi veniva costruita la prima pista europea, la Grande Mela poteva già vantare la sua prima (lunghissima) ciclostrada. Conclusa nel 1894, la Coney Island Cycle Path partiva da Prospect Park e raggiungeva Coney Island, la spiaggia della città. L’idea ebbe così tanto successo da costringere l’amministrazione ad allargare la pista, per sostenere il gran traffico di biciclette.
I baracchini del lungomare apprezzavano l’affluenza di turisti affamati e l’intera economia della spiaggia ne risentì positivamente. Nel 1896 fu addirittura inaugurata una seconda carreggiata, per snellire il traffico di ritorno verso la città. Insomma, la bicicletta era “cool” nel 1890 e più di 80 000 ciclisti formavano una lobby economica molto potente; non per scomodare Vico e i suoi “Corsi e Ricorsi Storici”, ma nessuno inventa mai nulla.
Come prevedibile, l’arrivo delle automobili nel ‘900 sancì il lento ma inesorabile declino del turismo ciclistico. La pista di ritorno fu asfaltata e inclusa in quella che oggi è Ocean Parkway, ma, e qui arriva il bello, la pista ciclabile originale esiste ancora e costeggia tutto il viale fino all’oceano. Volete sapere com’è? Seguiteci nel nostro ditour Ocean Express, che ripercorre esattamente il tracciato ottocentesco e vi farà dire per l’ennesima volta “New York è sempre stata avanti!”
Se volete saperne di più sul cicloturismo newyorchese di due secoli fa, date un’occhiata a questo sito.
chissà se ai tempi c’era chi voleva intalianizzare già new amsterdam….. magari aveva istituito una stampa dell’epoca chiamata iNewAmsterdam…. bisogna indagare!!!