“Forse questa è la cosa migliore che possiamo fare al mondo, curare il giardino e continuare a sperare che esista Dio.”
A New York esistono moltissimi quartieri dai nomi evocativi, ma quello che preferisco è di sicuro Hell’s Kitchen, la Cucina dell’Inferno. Le leggende sull’origine del nome si sprecano, ma la più divertente è quella che ho trovato su Wikipedia: il poliziotto Dutch Fred, veterano del NYPD, stava controllando insieme alla sua recluta una piccola sommossa sulla trentanovesima; pare che all’affermazione della recluta che quel posto fosse l’Inferno, Fred abbia semplicemente risposto: “L’inferno ha un clima mite. Questa è la Cucina dell’Inferno.”
E se invece l’Inferno non fosse soltanto Hell’s Kitchen, né la sola città di New York, né gli Stati Uniti, ma l’intero continente americano? Se durante i nostri viaggi mordi e fuggi a Los Angeles o in Messico fossimo sfiorati costantemente da una violenza cruda che ci passa davanti agli occhi e che cerchiamo di non vedere? Secondo Don Winslow, è proprio così: sono stati necessari sei anni per scrivere questa enciclopedia del crimine made in America, questo coast to coast della violenza all’ordine del giorno, ma ognuno dei protagonisti dei libro rappresenta una parte della storia e contribuisce a completare questo mosaico perfetto.
Sean Callan è nato a New York, nella già citata Hell’s Kitchen, dove trascorre l’adolescenza dominata dalla Irish Mob, la mala irlandese, fino a quando la realtà non bussa alla sua porta e lo scaraventa all’istante nel mondo della malavita organizzata. Qui viene a contatto con i fratelli Pesche, chiamati così per la passione per le pesche sciroppate; grazie a loro viene introdotto nella mafia italiana delle Cinque Famiglie e da qui parte con Sal Scachi, un berretto verde prestato a Cosa Nostra, per un Gran Tour di assassinii negli Stati Uniti e in Centro America.
La famiglia Barrera, Tío Angel, e i nipoti Adán e Raul rappresentano invece Tijuana, Guadalajara e il Sinaloa, in altre parole il Messico, il Terzo Mondo a due passi dagli States. Attraverso un’abilissima alternanza di intrighi, omicidi, minacce e corruzione, partono alla conquista del narcotraffico panamericano e arrivano a governare a tutti gli effetti l’intera nazione, attraverso la loro speciale Federación.
E’ contro di loro che si scaglia Art Keller, un agente della DEA, che vive a San Diego con la famiglia. Da qui parte sempre più spesso per il vicinissimo Messico, in cui scatena una guerra trentennale contro i cartelli della droga diretti dai Barrera. In questa battaglia all’ultimo sangue non perderà soltanto amici, ma anche sentimenti, ideali e la bussola stessa della vita, l’amore.
Nora Hayden, invece, nasce e cresce a Los Angeles, in quella California bella e spregiudicata come lei. Dopo un’adolescenza quanto meno discutibile in cui si “concede” per comprare l’erba al padre, sceglie di sfruttare in pieno il suo talento più grande e di darsi alla prostituzione d’alto bordo. Parsimoniosa e tenace, compie una scalata sociale e economica senza precedenti e si ritrova coinvolta nel vortice di potere dei Barrera.
Infine c’è Padre Parada, che risiede a Città del Messico, ma attraversa tutta la nazione per portare conforto ai diseredati e per contrastare lo strapotere dei narcos. Ma non fatevi trarre in inganno, perché non ha nulla del don Abbondio: fuma, impreca e litiga coi superiori, come un duro dei polizieschi, solo con il crocifisso.
Vi sembra troppo? Questo libro è molto di più. Come nei migliori romanzi ottocenteschi, ogni storia ne nasconde un’altra, ogni personaggio ha una doppia o tripla vita e niente è mai quello che sembra. Ma qui i protagonisti non sono gentiluomini di campagna o donzelle coraggiose, ma spietati assassini dediti allo spaccio delle più potenti droghe, alla tortura e alle stragi e prostitute milionarie, passate per tutti i mafiosi d’America.
Affrontate il racconto solo se siete pronti ad ascoltare tutte le cose peggiori che il Nuovo Mondo ha da offrire. Ma vi assicuro che non resterete insoddisfatti.
Leggetelo perciò tutto d’un fiato, quando avrete molto tempo, magari durante un coast to coast su un bus Greyhound.
Tommaso Brambilla, globetrotter multilingue, si dedica alla scoperta del mondo una citta’ alla volta. Mandate una email all’autore del post all’indirizzo itommi@hotmail.it
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