Nella prospettiva statunitense, New York è la città della storia e della cultura e, per l’Americano medio, a volta assomiglia più all’Europa che non al Nuovo Mondo. Nessuno si aspetta però che la Grande Mela abbia torrioni, castelli o campanili medioevali; eppure c’è un angolo di Manhattan dove l’età di mezzo sembra essere spuntata come per magia.
Negli anni ’20, J.D. Rockefeller Jr. (e chi se no) donò svariati milioni di dollari al MET, che pensò bene di acquistare intere parti di chiese e chiostri francesi e trasportarle a New York. Nel 1938, a Fort Tyron Park, fu inaugurato il museo dei Cloister, che non è altro se non una ricostruzione di un’abbazia della Loira, ma con vista sul New Jersey.
Ed è proprio questo panorama l’aspetto più interessante del posto: dall’altro lato del fiume, non si vedono che alberi e l’intera riva è un unico bosco compatto. Come è possibile a poche centinaia di metri da New York? Il lungimirante responsabile del MET, usò parte del fondo per acquistare interi ettari di terreno a Englewood, in modo che la prospettiva dai Cloister non venisse deturpata da palazzi e capannoni.
Per il resto la collezione medioevale e rinascimentale è notevole e ben conservata, ma, come mi ha confessato una volta un ragazzo romano che abita a Manhattan da anni: “Io so’ nnato ai Musei Vaticani, ma che ce vado a fa’ al MET?”
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