Quando ci siamo trasferiti a New York nel 2007, ho notato come la citta’ fosse cambiata dalla mia ultima visita un anno e mezzo prima. In particolare, la mia attenzione era stata subito attirata da un nuovo palazzo prospiciente l’Hudson River nel quartiere di Chelsea. Durante il nostro primo giro in bici intorno a Manhattan, ero rimasto colpito dalle forme futuristiche e decisamente sgraziate di cio’ che ho poi scoperto essere la sede di IAC a New York. Un po’ come di fronte ad una Fiat Multipla o ad una Ducati 999, non si puo’ rimanere indifferenti davanti all’ultima creazione Newyorkese di Frank Gehry. O la si odia o la si ama. E io non ero di certo nella schiera degli amanti. Soprattutto perche’ dall’architetto americano canadese mi sarei aspettato di meglio. Per intenderci, Gehry e’ colui che ha progettato il Guggenheim Museum di Bilbao, la futuristica Walt Disney Concert Hall a Los Angeles, il fantastico Experience Music Project and Sciente Fiction Museum and Hall of Fame di Seattle e l’incredibile Dancing House in Praga.
Insomma, un Gaudi’ moderno e uno dei piu’ importanti e significativi architetti dei giorni nostri. Essendo un grande estimatore del lavoro di Frank Gehry, durante il mio primo anno newyorkese, mi sono recato piu’ volte ad osservare il palazzo. Non mi capacitavo del fatto che non mi piacesse. Gehry non mi aveva mai deluso fino a quel momento. Finche’ un giorno, tutto ha finalmente iniziato ad avere senso. Era uno splendido tardo pomeriggio primaverile, il sole stava per tramontare e il cielo era tinto di rosso. Il palazzo, solitamente a strisce blu e bianche, risplendeva dei mille colori dell’arcobaleno. Un effetto incredibile, il cielo e le nuvole avevano preso possesso delle pareti del palazzo. Il tutto era in fiamme, il building era completamente amalgamato nell’elemento cielo. La colorazione bicolore, se prima mi sembrava alquanto bizzarra, finalmente si innalzava a punto chiave della struttura. La vista del palazzo era ancora piu’ drammatica del cielo stesso. Le pareti assorbivano tutte le sfumature calde tipiche dei tramonti per creare una composizione ancora piu’ affascinante. Il palazzo oramai era sparito, al suo posto un tripudio di colori a fare da ponte tra il cielo e la terra. Dando l’impressione che il tramonto fosse inghiottito dal suolo, come se New York volesse diventare ancora piu’ bella, succhiando e incorporando in se cio’ che la Natura ha da sempre proclamato suo: il cielo. Just astonishing, come direbbe Jeremy Clarkson.
E ora, il creativo Evan Grant e’ riuscito a rendere il palazzo unico anche di notte. Mappando tutto il building, ha creato uno spettacolo di luci unico e affascinante. Lo spettacolo e’ andato in onda la prima settimana di Ottobre 2010 ed e’ stato registrato interamente nel video qui sotto.
Amazing Building Mapping – Vimeo Festival from Dan Ilic on Vimeo.
Gehry non delude mai… anche se non è il mio architetto preferito non si può non ammirare la sua opera…
Ecco cos’era quel cubo di rubik che vedevo andando alla High Line 😉 Non sono un esperto, ma non mi sembra all’altezza delle altre opere.
Il palazzo è molto particolare, e lo spettacolo suoni&luci e spettacolare, che gran figata!!!
So troppo bravi a fare ste cose!!!
BELLISSIMO, ma lo spettacolo continuano a farlo? non sarebbe male sapere che c’è, e una sera dedicarla per vederlo dal vivo