New York negli anni ’70 viveva uno dei momenti più movimentati, ma anche più cupi della sua storia. La crisi economica e quella petrolifera non avevano fatto altro che peggiorare la situazione sociale di New York, dove prosperavano il degrado, la sporcizia e la microcriminalità.
Per contrastare questa tendenza la città e lo Stato di New York intrapreso una massiccia operazione di risanamento e un contemporaneo rinnovamento dell’immagine di New York City. In quest’ottica William Doyle, del dipartimento per il Turismo dello Stato di New York, commissionò al grafico Milton Glaser un logo per la campagna.
Glaser, convinto che l’intera faccenda non sarebbe durata molto, si offrì di lavorare gratis per lo Stato di New York e in breve ideò uno dei logo più famosi di tutti i tempi: I ♥ NY. Il successo fu semplicemente immenso: ogni singolo oggetto venduto a New York, dai cappellini, alle magliette, fino agli accendini fu marchiato con l’opera di Glaser, che ben presto entrò a far parte dell’immaginario collettivo. Ma il pubblico lo associò in particolare a New York City, piuttosto che a New York State.
Nell’Italia anni ’80, possedere un oggetto I ♥ NY era il segno distintivo di chi a New York c’era stato e poteva vantarsi della cosa. Dopo un periodo di relativo declino durante gli anni ’90, I ♥ NY tornò in auge dopo l’11 settembre, quando ritornò prepotentemente a rappresentare la città di New York e la sua popolazione. Le vendite di oggetti I ♥ NY ripresero a salire fino ai massimi storici e lo stesso Glaser ne ideò una versione modificata, “I Love NY More Than Ever”, con un piccolo buco nero al posto delle torri.
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