Dopo anni di estenuante attesa, lo scorso weekend siamo finalmente riusciti a trovare cio’ che tutti gli italiani cercano disperatamente durante le caldissime sere estive newyorkesi: il gelato all’italiana!
Mentre prima ci accontentavamo del negozio Haagen Dazs a Chinatown, dei vasettini di gelato Ciao Bella o del discreto gelato di L’Arte del Gelato, ora sappiamo dove dirigerci per ritornare a sentire i sapori del gelato artigianale fatto in casa.
Grom e’ infatti una gelateria che fa “Il gelato come una volta” — e il fatto che il loro motto sia scritto in italiano e’ una sicurezza! Abbiamo preso un cono di gelato alla mandorla, adornato con panna montata fatta in casa e un biscotto tipico piemontese…che dire: la fine del mondo!
Finitela quindi di farvi tentare dai carrettini dei gelati (finti) che vi propinano in Central Park, o smettetela di fare i finti salutisti da Tasti D-Light (anche se il loro gusto caffe’ colorera’ l’atmosfera attorno di toni tenui e soavi, mentre inizierete a sentire la canzone “I feel good, I feel fine…” in sottofondo): Grom e’ il Sacro Graal che cercavate da tempo!
Grom e’ una catena di gelaterie partita dall’Italia, che si prefigge di utilizzare solo ingredienti genuini e provenienti dalle loro fattorie (vabe’, noi crediamo che anche quello di New York segua gli stessi principi!). Per maggiori informazioni: www.grom.it. Indirizzi: 233 Bleeker Street (e Carmine) o 2165 Broadway (e 76th).
c’e’ anche a bergamo!!
E’ una catena di gelaterie fondata da due ragazzi di Torino, qui(a Torino) ce ne sono 3 in pieno centro a neanche 1 km l’una dall’altra e c’è sempre una coda di almeno 15 persone, che per come è organizzato il “negozio” sbuca per la strada e occupa tutta la careggiata!! Ma ne vale assolutamente la pena!!
Qui a Torino è un “dovere” mangiare il gelato da Grom ogni volta che si va in centro!!
Sabato scorso mio marito ed io siamo andati a Treviso apposta per il gelato di Grom, il che è tutto dire visto che abitiamo a 30 Km. di distanza.
Divino, sublime, da fare il bis. E’ il Gelato vero finalmente!!!!!!!!!
Spero di poter assaggiare anche quello di N.Y. al più presto.
Rosy
gelato buonissimo!!!!!!!!
non me ne vogliano gli altri ma mangiarlo a bleeker street ha tutto un altro fascino!!
p.s. gran bel sito ragazzi! descrivete al meglio che potete la grande mela!!!!!!!!!!!!
Lo devo provare assolutamente. Questo e il lobster roll.
mmm buono da provare quando sarò a new york
Rosy, il gelato che hai assaggiato a Treviso è identico a quello che assaggerai a New York, ed è uguale a quello che potresti assaggiare a Torino o in qualunque altro punto vendita Grom! Tanti lo mangiano senza saperne la provenienza! Vicino ad Asti c’è un’industria enorme che produce le basi per tutte le gelaterie Grom del mondo! Perciò inutile lo slogan il gelato come una volta. Perchè Grom fa gelato a tutti gli effetti industriale per poi rivenderlo come artigianale, quando di artigianale non c’è nulla! Oramai non c’è gelateria e gelatiere con proprie basi e formule per la costruzione del gelato, che lo faccia alla vecchia maniera con solo, acqua, latte, zucchero (uova), e panna! Oggi ci vanno almeno 6 tipologie di zuccheri, dal destrosio allo sciroppo di glucosio e via discorrendo e proprio per questo non l’hanno chiamato Grom Gelato artigianale ma gelato come una volta! 😉 proprio perchè è vietato! chi vuol intendere, intenda! tornando al discorso, volevo dire e ripetere che il gelato di grom non è un gelato fatto in ogni gelateria, diversamente, bensì un gelato industriale preparatao e poi distribuito nei contenitori d’acciaio in tutti i punti vendita! 😉
E’vero è un gelato industriale a tutti gli effetti!il mese scorso ero a Bologna, e solo per curiosità e per saperne parlare personalmente, ho voluto provare due coppette, 4 gusti in totale, nel punto vendita di via D’Azeglio: deludente, privo di personalità e per nulla all’altezza delle aspettative dopo tanto clamore e pubblicità. Parlando con il banconista, questo mi ha spiegato che a Mappano di Caselle (To) c’è l’industria che prepara tutte le miscele liquide le quali vengono congelate per mezzo di azoto liquido e poi spedite in tutti i punti vendita i quali non sono quindi dotati di laboratorio,ma solo di un mantecatore dove un operaio si limita all’occorrenza a trasformare una miscela surgelata. Dunque non vedo nessuna creatività, professionalità ed eccellenza di un prodotto che invece andrebbe preparato in loco da un gelatiere che abbia cognizione di tecniche di bilanciatura e creatività utilizzando veramente materie prime fresche e selezionate. Nulla da dire sulla grande operazione commerciale e di marketing che purtroppo fa molta presa sull’immaginario delle persone e sulla loro capacità di saper scegliere e fare dei confronti obiettivi.
Da notare inoltre che Grom non è presente nè al centro (tranne la capitale) nè al sud, chissà come mai…..
mah… che dire… se il gelato grom e buono… io sono napoleone bonaparte, a lecco o mangiato il gelato in una gelateria grom… non ho mai buttato un cono in vita mia, ma siccome c’è sempre una prima volta, quella e stata la prima, io prendo pistacchio, sempre perchè il gelato buono lo si riconosce dal fior di latte e dal pistacchio. io non sono riuscito a mangiarlo… non voglio criticare nessuno me il gelato buono e fatto in un’altro modo e comunque w new york
Ieri sono andato a Sanremo IM, dove danno il Festival della canzone Italiana, per intenderci, e in una piazza centralissima, scorgo il negozio Grom gelateria.
Mi sono precipitato dentro per provare le loro specialità. Forse sarà stato l’attesa e la pressione data dai tanti redazionali, che sì , era di gusto forte, ma un po’ troppo pesante. Poi il fatto che il loro laboratorio a vista è sempre pulito e vuoto, senza pastorizzatore…..non so ma non mi ha convinto.
Certamente grande Marketing…
lorenzo