Fumare fa male ai polmoni, al cuore e alle arterie, ma a New York provoca gravi danni anche al portafoglio: un pacchetto di Marlboro Light (giusto per citare una delle marche più famose) è arrivato a costare 14 $. Ogni tanto mi piace fumare, anche se ormai non va molto di moda dirlo, soprattutto nella Grande Mela del salutista Bloomberg. Dal momento che mi accontento di un paio di sigarette alla settimana, non bado molto al prezzo, anche se è difficile sborsare l’equivalente di 11 € senza batter ciglio.
Il motivo di questi prezzi è che New York City è la città dove le tasse sul tabacco sono più alte, 4,35 $ a pacchetto, mentre nel Missouri sono soltanto 0,17 $. Oltre ai dazi statali, i fumatori manhattiani sono tartassati anche da quelli comunali. La soluzione più ovvia sarebbe smettere, ma c’è un’alternativa abbastanza comoda, che sfrutta la particolare struttura politica degli Stati Uniti.
Come fanno i Comaschi con la Svizzera, o i Triestini con la Slovenia, si possono comprare stecche e pacchetti in un altro “stato”, con la differenza che per raggiungere il New Jersey è sufficiente prendere un traghetto o la PATH.
Eh si, l’unica scappatoia è andare nel Garden State, dove le tasse sulle sigarette sono 2,70 $: un pacchetto costa così 7,95 $, sempre caro, ma decisamente più abbordabile. Anche considerando 4 $ per i trasporti, l’operazione rimane conveniente. E poi parliamoci chiaro, pur di farla a questi fondamenta-salutisti, andrei persino nel Wyoming.
Scrivete a tommaso-at-ditourviaggi.com se volete contattare l’autore di questo articolo.
certo le tasse sono uno strumento drastico per tagliare i consumi di un prodotto, però devo ammettere che a manhattan è così piacevole andare in giro senza essere inondati dal fumo di sigaretta/sigaro… adoro quel posto anche per quello!
meno male che ho smesso di fumare da tempo…..