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Cartoline da Cristina

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Fioretti Quaresimali e Chai Latte

21 Marzo 2011 di Cristina 3 commenti

Sapete i fioretti quelli che si fanno per la Quaresima in preparazione a Pasqua? Ecco, ogni anno mi impegno a fare qualcosa di buono o, dato che qui e’ tradizione, a “give up something”, cioe’ eliminare qualcosa dalla mia vita per quaranta giorni.

L’anno scorso ho eliminato il cioccolato (belli i fioretti boomerang che tu ti impegni a fare qualcosa che poi si rivela anche essere benefico per la tua salute…). Quest anno invece ho deciso di andare per il caffe’. (Volevo fare il lavoro, ma non credo la mia capa l’avrebbe presa bene).

Be, non l’avessi mai fatto.

Non so se e’ perche’ sono italiana e il caffe’ in proporzione sta a me come ad un neonato sta il latte della mamma. O forse sara’ che e’ lunedi mattina (che gia’ da solo basta a rendere tutto piu’ difficile) e a New York nevischia. O magari sono semplicemente dipendente da caffeina e non me ne sono mai accorta.

Insomma, mantenere questo fioretto e’ la cosa piu’ difficile che mi sia mai capitata di fare. Entrata in ufficio il mio cervello proprio non connetteva.

Per fortuna la mia collega e’ venuta in aiuto come un angelo salvatore sceso dal cielo e ha consigliato la soluzione perfetta, che potrebbe addirittura portarmi ad una nuova dipendenza. Dopo dieci minuti di discussione su come rendere creativo il mio fioretto (ad esempio, tornare a bere caffe’, ma eliminare altre due cose dalla mia vita per quaranta giorni; stabilire che il lunedi mattina il caffe’ e’ concesso; ordinare un Vanilla Latte da Starbucks facendo finta di non sapere che c’e’ dentro del caffe’, e poi berlo perche’ la forza dell’antispreco e’ piu’ potente di quella del fioretto), la mia salvatrice ha suggerito un Chai Latte.

Ora, probabilmente solo l’unica persona al mondo che non ha mai assaggiato un Chai Latte da Starbucks (l’idea di spezie e latte insieme non mi ha mai ispirato) — ma seguendo la legge del “a mali estremi, estremi rimedi” mi sono lasciata convincere…e… e’ stato amore a prima vista!

Cremoso, soffice, non troppo dolce non toppo amaro…credo che il Chai Latte sia diventata la mia nuova ossessione (almeno per il prossimo mese!).

Originario dell’India, il Chai Latte e’ un te’ nero molto forte unito a spezie quali cannella, zenzero, pepe nero, cardamomo (che ho scoperto essere la spezia piu’ cara al mondo!), noce moscata (opzionale) e chiodi di garofano. Il tutto unito a un pizzico di zucchero e latte per addolcirlo.

Per i curiosi che volessero ricreare questa bonta’ a casa, ecco una ricetta. Una volta superata la barriera mentale di mettere del pepe nel latte, vi assicuro che rimarrete sorpresi — e potrete continuare con il vostro fioretto anticaffe’, data l’ingente quantita’ di caffeina contenuta nel Chai!

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Interazioni del lettore

Commenti

  1. Terry

    21 Marzo 2011 alle 14:39

    Scusa, ma che senza ha fare un fioretto se poi bevi comunque un surrogato ??? Il fioretto lascia intendere che devi privarti per 40 gg. di qualcosa a cui tieni …quindi va benissimo il caffè ma poi non devi bere un surrogato, va bene un the, latte, cioccolato…..questa è la stessa cosa che il venerdi non si mangia carne…ma pesce. Oggi mangiare il pesce è un lusso ed ha lo stesso significato di mangiare carne nei tempi passati.!!! Bisogna fare un sacrificio….

  2. iNewYork.it

    21 Marzo 2011 alle 15:06

    Ciao Terry, grazie per il commento. In verita’ il Chai Latte e’ un tipo di te, non un surrogato del caffe’. E’ semplicemente te nero con spezie e latte, e come ogni te, contiene caffeina 🙂 Quindi se si considera il te un surrogato del caffe’ allora si, starei barando — ma se lo si considera come due cose completamente differenti, allora sarei ancora sul giusto tracciato per il mio sacrificio 🙂 Interessante comunque la tua teoria sul pesce il venerdi…non l’avevo mai pensata in questi termini.

  3. Iki86

    21 Marzo 2011 alle 17:36

    ok devo già provare troppe cose quando verrò tra ormai 27 giorni…
    tornerò ingrassato 20 kg lo so già!!!

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Cristina: una 9to5-er. Una professionista nel mondo del marketing e comunicazione. Una viaggiatrice linguista. Una sognatrice accanita che crede ancora nelle favole. Eternamente impaziente. In breve: un’italiana a New York che cerca in continuazione di vedere il lato magico nella vita di tutti i giorni.

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