Di questi tempi a New York fa freddo. E quando dico freddo intendo una temperatura che varia dai meno 3 ai meno 10 gradi quando va bene. Certo, le giornate sono splendide e un cielo cosi non si e’ mai visto…ma uscire di casa al mattino e’ un attentato contro la propria persona.
Ora, ci sono varie possibilita’ e opzioni che il senso comune ci suggerisce per evitare l’assideramento. Nello specifico:
– Trasferirsi in paesi piu’ caldi
– Armarsi di pazienza e vestirsi a cipolla, o meglio cipollotto, e avventurarsi nel mondo esterno come se si stesse partendo per un’avventura alla “Into the Wild” in Siberia
– Nutrirsi solo ed esclusivamente di zuppe calde sperando che riscaldando le interiora, prima o poi anche le esteriora ne traggano benefici
– Bere un sacco di alcohol per azzerare qualsiasi sensazione termica e sentirsi letteralmente il fuoco dentro.
Premettendo che la prima opzione e’ per i piu’ un poco infattibile, e che a volte nemmeno la tenuta “mi trasferisco al Circolo Polare Artico” funziona, non ci resta che cambiare la nostra dieta e incorporare litri e litri di zuppe calde, congiuntamente a un sacco di drinks.
Proprio questo deve essere stato il pensiero degli chef al Cellar Bar del Bryant Park Hotel quando, all’inizio della stagione hanno lanciato l’ennesimo trend culinario che prendera’ sicuramente piede anche in Italia a breve: le zuppe alcoliche.
Ovviamente unire il salato e l’alcohol non e’ una novita’ — basti pensare al famosissimo cocktail Bloody Mary che unisce succo di pomodoro e tabasco con vodka, il tutto mescolato con un bel gambo di sedano. E anche l’idea di cocktail alcolici caldi non e’ certo rivoluzionaria (evviva il Vin Brule’!)
Ma le zuppe alcoliche? Non si rischia di creare un effetto rivoltante da cocktail caldo che disgusta al solo odore? Be, le opzioni non sembrano del tutto pessime di primo acchito. Gli avventori (e avventurosi) possono infatti scegliere tra una Lobster Bisque (zuppa di aragosta), che aggiunge la Harvey Bristol Cream (sherry) e del Porto, con spezie di stagione e pepe; una Herb-Tomato Soup, che unisce vodka e liquore di lamponi con sale marino, basilico secco e pepe nero; o una Carrot-Ginger Soup, che mescola i liquori Domaine de Canton e Frangelico con un pizzico di sale e semi di sesamo neri.
Per ora siamo abbastanza scettici…ma contiamo di andare a provare con mano (e palato) sia la presunta bonta’ di queste nuove delizie, che la loro efficacia contro il clima invernale newyorkese — e vi faremo sapere!
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