Finora ho parlato di Halloween, zucche, decorazioni e dolci come se dopo la festività in maschera ci si aspettasse l’apocalisse. In verità questo weekend passera’ agli annali della storia di New York perché Domenica 1 Novembre sara’ anche il giorno in cui si terra’ la famosa Maratona. Moltissimi italiani sono in città con famiglie e amici proprio per questa celebrazione. E, si, passatemi il termine: chiamiamola celebrazione. Di New York, dello sport, di se stessi, delle proprie sfide. Chiamiamola una celebrazione della vita.
Come sapete benissimo, sono una grande appassionata della corsa. Quando fuori non fa troppo caldo. E nemmeno troppo freddo. E non c’e’ vento. E il percorso e’ in piano. Possibilmente in mezzo a un parco. Con una colonna sonora degna di Rocky Balboa. E solo ed esclusivamente se il periodo di corsa non supera i dieci minuti netti.
OK, ritornando a bomba: come sapete benissimo, preferisco andare in bicicletta. Ma nel momento in cui trovo qualcuno che mi dice di aver corso più maratone, scatta automaticamente la fascinazione da bambino di tre anni che incontra Spiderman. Per me i corridori sono degli eroi. Eroi di loro stessi e degli altri. Dei modelli esemplari di perseveranza, costanza e passione di cui la società non ne avra’ mai abbastanza.
E quando li vedi li, che corrono e superano i propri limiti personali, inebriati dalla folla che li sostiene, concentrati sul percorso ancora davanti a loro, seppur, sorridenti, l’unica cosa a cui riesci a pensare e’: come vorrei essere come loro.
E dunque, in attesa di, un giorno, trovare la costanza nel mio profondo per poter almeno accarezzare e sfiorare l’idea di correre la Maratona di New York, oggi la vivo, e spero di farvela vivere, attraverso gli occhi e le parole di una persona che ammiro moltissimo, nonché grande collega e quasi compagno di scrivania: Franco Denari, co-fondatore e CEO di Eataly Net.
Italiano a New York, Franco e’ grande appassionato di corsa e quasi cinque volte corridore della imminente Maratona di New York.
1. Franco, come descriveresti l’atmosfera della Maratona di New York?
Come il giorno piu’ bello dell’anno. Un’emozione unica al mondo. La maratona di New York ha la capacita’ di farti sentire un atleta professionista anche se non lo sei. La citta’, i New Yorkesi che ti supportano ogni miglio, gli organizzatori e i volontari preparati e pieni di gioia, l’affetto di chi fatica e corre al tuo fianco. E’ una grande festa per tutti.
2. Hai partecipato ad altre maratone e se si come si differenzia quella di New York?
Con quest’anno correro’ la mia settima maratona. Cinque a NYC e due a Milano. Quella di New York ha un numero di partecipanti non comparabile con le altre in giro per il mondo. E’ una maratona molto dura, il percorso e’ in salita e non perdona errori. Se fai il furbo ti punisce. Milano e’ una maratona piatta, le strade sono molto piu’ piccole pero’ ha un suo fascino. Correre per il centro di Milano aiuta a dimenticare la fatica, l’arrivo in piazza Castello e’ sempre una grande emozione.
3. Un consiglio a chi si approccia a correre la sua prima maratona di New York.
Il mio consiglio e’ di alimentarsi bene e di vestirsi meglio. La prima settimana di Novembre e’ comunque gia’ fredda. A New York il vento fa bruciare piu’ calorie, i tempi di organizzazione sono molto lunghi cosi’ come gli spostamenti. Bisogna mettersi in testa che ci sara’ da soffrire ma la gioia e’ tanta nel correrla. Consiglio a tutti di godersi il percorso e la fatica.
4. La maratona tocca un po’ tutti i luoghi importanti della città: qual e’ il pezzo che ti piace più’ correre e perché?
A me personalmente mette molta emozione la partenza. Il ponte di Verrazano viene chiuso proprio per la maratona. E l’unico modo per passarci sopra a piedi e’ correre la maratona di NYC. Adoro poi la 1st Avenue: e’ un’emozione unica correre con tutta quella gente.
Molti odiano l’attesa pre partenza. Per me e’ invece un momento magico. La gara comincia a seconda della “wave” tra le 9.50 e le 11. Bisogna essere alla partenza entro le 7 del mattino. Si parte da Manhattan, si fa colazione alle 5.30, carichi di tutto e pronti a correre. Non si dorme la notte prima per emozione. Dalle 7 al momento della partenza si sta tutti in mezzo a un prato ghiacciato con il vento di NY. Non e’ per tutti, sicuramente. Ma dallo sparo del cannone in poi e’ tutto divertimento.
5. Parlaci del tuo allenamento: dove corri di solito?
Ora che vivo a NY corro a Prospect Park. E’ un parco molto bello e consente di fare un allenamento utile alla mezza maratona. Poi quando devo fare i lunghissimi (oltre 25km) vado a Central Park, da dove parto, per poi scorrere il lungo Hudson River e tornare verso il ponte di Brooklyn.
6. Consigli per chi e’ in vacanza a New York e non vuole lasciare la buona abitudine della corsa?
Fatevi una corsa durante i giorni della maratona. Almeno per respirare l’atmosfera in citta’. Ci saranno circa 50.000 corridori in citta’, piu’ famiglie e amici. Troverete un sacco di gente nel correre e magari vedendo le transenne e la comunicazione della maratona di NYC vi verra’ voglia di correrla l’anno prossimo!
7. Posto preferito per un bel “carb up” prima della maratona?
Beh, la mecca del food Italiano di qualita’ da Eataly! Giochiamo in casa. E’ importante alimentarsi bene. Carb load, ma non dimenticare le proteine come carne bianca, pesce e frutta secca. Da Eataly si puo’ mangiare tutto senza dover impazzire chiedendo ai ristoratori modifiche sui menu. (nda: ogni riferimento a luoghi con conflitti di interessi e’ assolutamente voluto!)
8. E posto preferito per il post maratona?
Personalmente all’arrivo entro nel primo coffee disponibile vicino a Central Park, mi siedo prendo un cappuccino gigante e due muffin che letteralmente divoro insieme al cappuccio. Dopo qualche ora invece mi concedo una pizza e una birra gelata. A me piace molto la pizza di Sottocasa a Brooklyn. Oppure Saraghina, sempre a Brooklyn.
Grazie Franco per averci fatto vivere l’emozione di correre (almeno nel pensiero) accanto a te, e un grossissimo in bocca al lupo per Domenica!
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