Passare l’estate a New York e’ un po’ come, per un bambino, passare l’infanzia nella piscina di palline dell’Ikea: una goduria infinita. Ovviamente non mi riferisco alle temperature, che a volte sfiorano i quaranta gradi all’ombra, con tanto di umidità del mille per mille. Mi riferisco invece alla quantità immensa di attività da fare.
Che poi a volte c’e’ talmente tanto da fare che uno decide di non fare nulla e di stare in casa a guardarsi serie TV dopo serie TV su Netflix (eh si, proverete Netflix, proverete. Una droga dalla quale non c’e’ assolutamente via di scampo.)
Comunque dicevo: a New York soprattutto d’estate, non mancano le cose da fare.
Tra le mie attività preferite ci sono i concerti all’aperto. Un po’ perché non sono mai stata a uno di quei grandi festival musicali tipo Glastonbury o Coachella, e muoio dalla voglia di andarci; un po’ perché cosa c’e’ di meglio nella vita che un pezzetto d’erba, una coperta, una birra e della buona musica sotto il cielo stellato estivo?
Tra tutte le serie di concerti che ci sono in giro per la città, i miei preferiti sono quelli di Celebrate Brooklyn — principalmente perché sono quelli meno affollati, con il cibo più’ buono e in generale un’aria di tranquillità e pace che non guasta mai.
Come quasi tutti i concerti all’aperto, anche la serie Celebrate Brooklyn e’ immersa in un parco, Prospect Park, il fratello gemello (ma eterozigote) di Central Park. Un grande palco la fa da padrone, mentre si da’ ai partecipanti la possibilita’ di sedersi comodamente sulle sedie proprio davanti al concerto, o sdraiarsi una manciata di metri più la, sul prato leggermente in collina, che fa tanto effetto anfiteatro.
L’atmosfera e’ veramente magica, soprattutto quando scende il buio e l’artista della serata inizia a suonare. In particolare, ci sono andata sabato scorso per sentire la performance di Rihannon Giddens (si, lo so, assomiglia molto a Rihanna, ma non e’ Rihanna), un’artista dai mille talenti che si e’ sbizzarrita da toni celtici e irlandesi al blues e jazz con influssi dagli Stati del Sud. Storica della musica, ha lasciato l’audience a bocca aperta per un’ora e mezza di concerto, tra l’altro dopo aver volato dal Belgio in giornata, dove era con la sua band per un tour europeo. Insomma, un’energia pazzesca.
In aggiunta all’atmosfera, alla rilassatezza, all’erbetta soffice e l’anfiteatro naturale, Celebrate Brooklyn offre anche il parcheggio biciclette — siamo a Brooklyn, dopo tutto — e uno stand di cibo rigorosamente selezionato e a chilometro zero. Diciamo che ciò che ho mangiato sabato sera e’ stata la cena più’ salutare che io abbia mai avuto durante un concerto, dove di solito si mangiano panini zozzissimi e tanto di patatine o anelli di cipolla.
In questo caso invece, lo stand molto “Farm to Table” offriva: broccoli e formaggio, riso pilaf e agnello, insalata di zucchine. Insomma. Non mi sono fatta mancare proprio nulla!
Nel caso in cui anche voi vogliate farvi un giro, controllate il calendario eventi qui.
Ovviamente, in pieno stile Newyorkese, la maggior parte dei concerti e’ GRATIS!
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