Come in tutte le cose, anche la pizza a New York e’ portata all’estremo. Se, quando eravamo in Italia, la scelta era semplicemente pizza o non pizza per cena, con tertium non datur, qui a New York la scelta e’ piu’: pizza?, pizza napoletana?, pizza americana?, pizza romana?, pizza al trancio?, pizza italiana?, pizza californiana?
E poi c’e’ una categoria di pizza asestante: quella offerta da CO (pronunciato pero’ Company).
Pizzeria, che si sceglie se piu’ che della pizza si e’ innamorati della pasta per la pizza. Si avete capito bene. CO e’ una pizzeria che ha fatto della pasta per la pizza la sua religione.
Il pizzaiolo e proprietario non e’ italiano, e non nasce come pizzaiolo, ma come panettiere. Da qui la sua ossessione per la pasta. Tale Jim Lahey, ha perfezionato la ricetta per la pasta per la pizza per anni, culminando i suoi esperimenti nel 2009 con l’apertura di CO. E sono sicuro che tra qualche anno, forse 10-15 se continua con questo ritmo, riuscira’ anche a perfezionare la salsa di pomodoro. E magari dopo un’altra decina anche a migliorare un po’ gli accostamenti degli ingredienti da mettere sulla pizza. Quindi per il 2037 ci troviamo tutti a New York per la pizza della vita.
In tipico modo di fare americano, CO si e’ super specializzata in solo una parte di cio’ che costituisce la pizza. Dimenticandosi di tutto il resto. La pasta e’ sublime, soffice ma croccante allo stesso punto (lo so, sembra un ossimoro ma è proprio così!). Pero’ la salsa e i “toppings” (ingredienti sopra la pizza), non sono all’altezza. Ed e’ un peccato, perche’ la pizza ha tutte le potenzialita’ per diventare tra le migliori di New York.
In aggiunta il locale e’ molto interessante, forse piu’ adatto al minimalismo di un ristorante noodle giapponese che ad una caotica pizzeria italiana, ma comunque di effetto ed accogliente.
In definitiva, l’ennesima buona pizza nel sempre piu’ affollato panorama NewYorkese. Non da andarci tutti i giovedi’ sera, ma comunque da tenere presente se si vuole qualcosa di diverso dai soliti Luzzo’s e affini.
Luca
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non c’è la formula: ti compri la pasta e te la vai a far condire da qualcun’altro?
…quasi quasi faccio un salto ad assaggiarla…con una scatolina di acciughe ed olive…..