Per New York era un icona, ma per Harlem era una vera e propria leggenda; Sylvia Woods è morta a 86 anni. Regina indiscussa del Soul Food di Harlem, aveva cucinato e cantato per personaggi famosi, attori e gente comune, compresi gli Italiani del nostro ditour.
Woods e il marito Herbert, originari del Sud Carolina, avevano fondato Sylvia’s nel 1962 e, da allora, avevano servito tonnellate di pane di granoturco, costolette, pollo fritto e altre leccornie della cucina del Sud. Fino all’età di 80 anni, Sylvia non aveva lasciato le redini dell’azienda e, quasi ogni domenica, aveva intrattenuto gli avventori con la sua straordinaria voce soul.
Molti politici avevano festeggiato le loro vittorie ai tavoli di Sylvia’s e, alla morte di Whitney Houston, l’ingresso del locale era tappezzato di omaggi alla stella del New Jersey. Lo stesso sindaco Bloomberg, acerrimo nemico del grasso cibo dell’anima, ha reso omaggio alla grande capacità di aggregazione del locale e al fascino popolare che Sylvia’s infondeva nel quartiere.
Il nipote di Sylvia, oggi tra i gestori, ha infine ricordato che il loro ristorante non è mai stato solo un luogo dove mangiare, ma un ritrovo in cui assaporare l’ospitalità: “Se si viene soli, non si pranza mai soli.”
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Io l’ho conosciuta una domenica. RIP Sylvia.